Chi conosce “Educazione Siberiana” sa già tutto. Il libro di Nicolai Lilin (diventato film per la regia di Gabriele Salvatores) racconta nel dettaglio l’antichissima tradizione dei tatuaggi dei criminali russi.
Una tradizione che parte da lontano e che prevede che ogni tatuaggio abbia un significato ben preciso, legato alla storia della persona che decide di farlo. I disegni sulla pelle diventano infatti una sorta di racconto, che i criminali sono in grado di capire e leggere.
Nel corso degli anni, anche la polizia ha provato a comprendere il significato dei tatuaggi ed è nata così una vastissima collezione di foto e disegni. La collezione più celebre è quella costituita tra gli anni sessanta e ottanta da Arkady Bronnikov.
Quei tatuaggi sono stati raccolti da Fuel-Design in una mostra, che sarà aperta a Londra presso la galleria Grimaldi Gavin fino al 22 novembre e nel libro “Russian Criminal Tattoo Police Files”, pubblicato in questi giorni, che contiene anche tutte le spiegazioni dei tatuaggi rituali.
Vi mostriamo qui sotto alcune foto (con spiegazione) e alcune pagine del libro, che potete comprare direttamente qui.
Per ulteriori informazioni, vi rinviamo al sito di Fuel-Design.
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