Art

Il profilo Onlyfans dei Musei di Vienna

La rapporto che lega il tema del nudo all’arte, dalle battaglie della chiesa contro i primi pittori che realizzavano i loro ritratti senza veli alle recenti accuse sulla sessualizzazione del corpo femminile legate alla statua della spigolatrice, è un argomento di diatriba politica e morale che dura da secoli. In quest’articolo vi avevamo racconto della simpatica iniziativa del più famoso sito pornografico legata all’interpretazione dei grandi nudi della storia dell’arte in chiave piccante. Ma se in questo caso era stato Pornhub ad “intrufolarsi” nei musei più importanti del mondo, la notizia di oggi, invece, racconta esattamente il procedimento inverso. Se i direttori degli Uffizi e del Louvre si erano scandalizzati, tanto da muovere una denuncia ai vertici di Pornhub, a Vienna, nella città di Klimt -pittore che, influenzato dalle coeve teorie di Freud, ha sempre indagato il tema della sessualità e dell’erotismo nei suoi quadri- sembrano pensarla diversamente.

L’ente del turismo della capitale austriaca sostiene che “Vienna e le sue istituzioni artistiche sono vittime della nuova ondata di pudore”, facendo le veci dei musei che hanno riscontrato problemi nella pubblicazione dei quadri esposti nelle proprie gallerie sui principali social, con conseguente censura per aver violato i termini sulla nudità per un algoritmo che non sa distinguere un’opera pittorica da una persona reale. Come affermato da Helena Hartlauer  direttrice del Vienna Tourist Board «La battaglia contro la censura non è finita. Con l’ascesa dei social media è tornato in prima pagina il problema delle restrizioni nel campo dell’arte».

Un’opera di Schiele – Wikipedia

Il tema della liberalizzazione del seno sui social, ad esempio, uno dei più caldi trend topic degli ultimi anni, ha toccato tanto influencer, sex worker e attiviste quando il profilo Tik Tok dell’ Albertina Museum che è stato sospeso per aver pubblicato una foto di Nobuyoshi Araki. La soluzione pareva quindi inevitabile, approdare su una piattaforma che, sin dalla sua nascita, si è posta come alternativa permissiva ai social tradizionali. Vienna’s 18+ content è la pagina Onlyfan ufficiale dei musei di Vienna, al costo di 3 euro, si potranno visionare opere di maestri come Modigliani e Schiele contenute nella gallerie dell’Albertina, del Museo Nazionale di Vienna, del Leopold Museum. E non finisce qui, agli abbonati sarà garantito anche un pass per entrare ad uno degli istituti culturali e garantire una piena ripresa dopo la chiusura causata pandemia.

Visitalo qui.

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