Le bellissime opere di Jan Fabre nel centro storico di Firenze

Spiritual guards, Foto di Mauro Sani

 

Dopo le installazioni di Giuseppe Penone, Antony Gormley e Jeff Koons, Firenze ospita una mostra dedicata a Jan Fabre dal titolo Spiritual guards. A partire da metà aprile, molte delle più famose opere dell’artista belga sono state esposte e in tre importanti punti della città: Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria e il Forte Belvedere.

 

The man who measures the clouds, Foto di Emiliano Cribari

 

La parte centrale della mostra è in Piazza della Signoria dove sono state posizionate la gigantesca scultura Searching for utopia, che raffigura l’artista a cavallo di una grande tartaruga, e The man who measures the clouds. Entrambe rappresentano bene il significato di questa di serie di installazioni: vogliono conferire all’arte e al potere dell’immaginazione il ruolo di guardiano dello spirito, sempre sospeso tra cielo e terra.

 

Globe
Skull with squirrel
Series: chapters I-VIII’
Series: chapters I-VIII’
Series: chapters I-VIII
The man who directs the stars
The man who gives fire
The man who carries the cross
The man who measures the clouds
Searching for utopia

A Palazzo Vecchio potete vedere altre sue sculture, tra cui il bellissimo mappamondo interamente ricoperto da scarabei, mentre, pochi giorni fa, è stata inaugurata al Forte Belvedere l’ultima parte dalla mostra: oltre alle sessanta opere esposte, l’artista ha anche posizionato sui punti di vedetta del forte sette scarabei bronzei come metafora del passaggio tra la dimensione terrena e la vita eterna.

 

Series: chapters I-VIII, foto di Mauro Sani

 

L’arrivo di Jan Fabre a Firenze ha portato un’accesa serie di polemiche da parte di diversi gruppi di animalisti che non tollerano l’uso di animali imbalsamati – e in alcuni casi vivi – all’interno delle performance e delle installazioni dell’artista. “L’arte è arte, quello è orrore” – commenta Mariangela Corrieri, presidente dell’associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze – “sono cose che non concepiamo perché rendono macabro anche un animale grazioso come lo scoiattolo”. È stata pubblicata anche una petizione su Change.org che chiede la rimozione delle opere e, ad oggi, è stata sostenuta da quasi 47,000 utenti.

 

[via designboom.com]

Sandro Giorello

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