Descrivere un profumo con delle foto, render conto di un’immagine con le parole, cogliere la plasticità di un momento -quello ritratto da una scultura, il suo prima e il suo dopo- e metterlo in musica sono tutte esperienze sinestetiche; esperienze, cioè, che passano per almeno due dei cinque sensi e che ridanno due diversi sensi dello stesso oggetto. Mettere in contatto forme d’arte diverse è un modo per azionare questo tipo di esperienze e il risultato è spesso sorprendente, ma sempre affascinante. Come è accaduto con l’incontro tra il cantautore sardo IOSONOUNCANE e l’artista Edoardo Tresoldi, di cui abbiamo parlato più volte per le sue incredibili installazioni realizzate con reti metalliche.
Dal loro incontro è nato un evento speciale all’interno del festival Derive di Sapri. Dal 21 al 23 luglio scorsi, Tresoldi ha realizzato Locus, una particolare versione galleggiante delle sue reti, che hanno avvolto una piccola barca posizionata sul mare: su quella stessa barca, IOSONOUNCANE ha suonato l’ultimo giorno di Derive. Un incontro magico, che ci ha spinto a contattare Edoardo Tresoldi per saperne di più.
Ci racconti come è iniziato tutto?
Io e Iacopo non ci conoscevamo personalmente prima di DERIVE. Contattarlo è stata una mia idea perché trovo che le nostre due ricerche artistiche siano affini, anche se appartenenti a sfere semantiche diverse. Antonio Oriente, curatore del festival che prevede eventi site-specific e collaborazioni trasversali tra gli artisti, mi ha supportato e seguito in questa scelta.Il risultato è stata una una sperimentazione condivisa con la regia illuminotecnica di Luca Agnani, di cui luogo e pubblico sono stati parti integranti.
Quest’opera è temporanea?
Locus è un opera temporanea, nata appositamente per DERIVE e per accogliere l’esibizione di IOSONOUNCANE. È esistita solo per i tre giorni dell’evento.
Perché hai deciso di realizzare una vela?
Quello che mi interessava non era tanto il soggetto, ma un elemento che fosse attinente alla baia di Sapri, luogo dalla bellezza mozzafiato. La vela è un elemento immaginario su cui sono intervenuto seguendo le mie linee di ricerca attraverso tagli, scomposizioni e contaminazioni con il paesaggio circostante. Sono interessato più alle ricerche artistiche che a progetti specifici. Seguo ciò che esprime parallelismi a livello compositivo con la mia ricerca visiva e il legame con i luoghi.
Quando tempo ti è servito per pensarla e realizzarla?
Un mese. Sono stato affiancato dal mio team di collaboratori e amici con cui lavoro da diverso tempo, composto da quattro persone, e da alcuni sapresi che si sono sentiti coinvolti fin da subito e che ringrazio.
Lidl sa bene come sorprendere i suoi clienti con offerte uniche e imperdibili, uno dei…
Si avvicinano le date per le iscrizioni alla scuola per l’anno 2026/2027, un momento cruciale…
Incastonato sulle pendici del Monte Amiata, Abbadia San Salvatore si conferma come uno dei borghi…
Emergono nuovi dettagli sull’incidente mortale avvenuto l’11 dicembre scorso sull’autostrada Asti-Cuneo, che ha visto coinvolta…
Molte persone ricevono ogni mese una busta paga, per il lavoro prestato da pubblico o…
Il Natale 2025 arriva con una certezza che pesa sul carrello della spesa, pandori e…