Foto di Noemi Ardesi
Ho assistito allo spettacolo Mrs. Fairytaile di Filippo Timi e ho riso, tanto, pianto, un poco e mi sono divertito, moltissimo.
Quando sono passate da poco le venti e la sala grande del Teatro Franco Parenti di Milano è ormai salita di gente in attesa di Mrs. Fairytaile di Filippo Timi, sale sul palco, anzi a bordo palco per essere precisi, Andrée Ruth Shammah, regista e direttrice artistica nonché cuore pulsante del Parenti che fa un discorso di una bellezza rara: “Care spettatrici e cari spettatori oggi voi assisterete a uno spettacolo da privilegiati, per questo vi chiedo un po’ di pazienza. Privilegiati perché questo è uno spettacolo assolutamente stra-ordinari, nato dagli inciampi del caso, dal genio e dalla furia creativa di Filippo Timi e da una notte di fine d’anno. Preparatevi perché stasera, a questa seconda prima, si potrebbe dire, sarete ambasciatori di Mrs. Fairytaile, qualcosa di speciale”. Dopo un discorso così è chiaro che l’attesa si è fatta palpitante. E poi, dopo qualche altro minuto d’attesa (e i rumori sordi dei martelli e dei trapani che, letteralmente, stavano finendo di sistemare la scenografia) ecco che il sipario si alza e inizia Mrs. Fairytaile di Filippo Timi.
Quando è sulla scena Timi, qui nei panni della celeberrima casalinga anni Cinquanta, è come se attirasse su di sé ogni tipo di forza centripeta presenta in sala e non solo. Si tratta infatti di un attore unico nel suo genere per presenza scenica, capacità di modulare la voce e di accordare il corpo e il ritmo di esso alla sua drammaturgia. L’attore torna ad interpretare l’iconica casalinga L’attore torna ad interpretare l’iconica casalinga anni ‘50 già protagonista con Lucia Mascino e Luca Pignagnoli di Favola, lo spettacolo prodotto dal Franco Parenti nel 2011 diventato anche un piccolo cult cinematografico nel 2017. E lo fa con una forma e un’energia letteralmente smaglianti che mi e ci accompagna in questa folle notte di Capodanno, con i bufali impazziti fuori e una casalinga sola e unica dentro.
Il teatro, ormai lo sappiamo bene, è l’habitat naturale di Timi che, nonostante stia inscenando uno spettacolo sostanzialmente scritto in pochissimi giorni, forse nove, forse meno, non ha alcun tipo di difficoltà da solo, o quasi, a dominare la scena e a strappare più di un applauso sincero e divertito al pubblico presente in sala. Perché Mrs. Fairytaile è uno spettacolo dove si ride e si piange, ci si diverte e ci si commuove, dove ora si riflette e dopo poco si parla con una buffa cagnolina-pupazzo. O forse non è un pupazzo ed è solo pigra. Insomma uno spettacolo che trova la sua casa ideale al Parenti e che vi consiglio di andare a vederlo e di dirlo anche ad amiche e amici di farlo, parenti e affini inclusi. Perché, come del resto ha detto la stessa Andrée Ruth Shammah, “la vera differenza tra un teatro di produzione e uno che ospita solo gli spettacoli sono le vibrazioni che si sentono nell’aria. Qui nascono le cose e si danno la luce gli spettacoli, l’elettrica non si usa ma la si diffonde“.
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