La prima cosa da dire è che i ritratti sono davvero belli, con quel tocco di inquietudine e disturbante che ci piace tanto.
La seconda è che, guardandoli a distanza, non avremmo mai capito il materiale con cui sono stati realizzati.
In inglese, si tratta di dryer lint. In italiano, è traducibile letteralmente come “lo sporco dell’asciugatrice”, ovvero quegli assembramenti di pelo che si trovano all’interno dell’asciugatrice, ma anche, in misura minore, in fondo alle tasche. In sostanza, polvere e filamenti di tessuto che si compattano, fino a diventare qualcosa di simile al feltro.
Come a Tonya Corkey sia venuto in mente non lo sappiamo e forse non vogliamo nemmeno saperlo.
L’importante è che il risultato sia di questo livello.
[via lostateminor.com]
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