Il limite di ogni quadro è la cornice, anche se non la possiede. Immaginate però se una parte del soggetto di un dipinto potesse erompere dal suo confine, per posarsi e invadere altre cose e possibilità.
Valerie Hegarty realizza opere in cui le tematiche dei dipinti si spingono al di fuori della loro “linea d’arresto”, emancipandosi e connettendosi con l’ambiente che li circonda.
Adopera materiali fragili e precari come legno, schiuma e carta, al fine di interrompere l’ immortalità del dipinto comunemente fissato alla parete.
Un albero disegnato in una tela, si dirama così nella linea infinita del cielo, convertendosi in un organismo a sé stante.
Passare dalla prevedibilità dell’ordine all’ estro del disordine, non è mai stato così poetico.
via: valeriehegarty.com
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