Unire, mischiare, ibridare. Sembrano queste le parole d’ordine che stanno alla base delle opere di Ryohei Hase, artista giapponese che si pone come obiettivo l’esplorazione del lato oscuro della mente umana.
E proprio da lì, proprio dagli incubi sembrano uscire i personaggi dei suoi lavori: figure per metà animali e per metà umane, che si scontrano con violenza o che sembrano ferme in attesa dell’apocalisse.
Che ci sia azione o stasi, una cosa è assicurata: in queste opere non c’è mai pace, ma un costante sentimento di angoscia.
Vi mostriamo alcune immagini, per vederne altre andate sul sito di Ryohei Hase.
[via Juxtapoz]
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