Ci sono delle volte in cui tutto ciò che si vorrebbe è solo piangere. Il pianto non è solo un lamento, ma uno sfogo, un modo per far uscire sentimenti occultati per troppo tempo. A volte, è necessario, qualcuno potrebbe definirlo chirurgico. È come lavar via le macchie da una camicia sporca.
Spesso si tende a trattenere le lacrime, in parte “perché si è adulti e bisogna essere forti”, in parte perché ci si vergogna di fronte ad altre persone. Molti piangono da soli, a casa, in disparte, senza farsi vedere da nessuno.
I sentimenti negativi tendono a essere meno esternati e si tende a isolarsi. Ma in questo luogo lontano da noi, hanno trovato una soluzione per poter dare sfogo a rabbia, tristezza, malinconia. Si chiamano Crying café, e qui si può piangere senza che nessuno giudichi.
Crying café, il nuovo trend che sta prendendo piede: ecco dove
Se vuoi piangere in un bar e dare sfogo alle tue tristezze, ora puoi farlo, ma dovrai fare un bel viaggio.

La moda dei Crying Café, infatti, si è diffusa in Giappone, dove esisterebbero dei locali in cui non trattenere le lacrime, senza che ci sia qualcuno a dare giudizi vari. Tutto sarebbe pensato nel dettaglio, per aiutare la persona a sfogare lo stress accumulato. Ci sono delle aree con musica rilassanti, luci soffuse e anche film commoventi.
Il pianto, in effetti, aiuta a liberarsi di quel senso di sopraffazione che può pervaderci nel corso delle nostre giornate. Quante giornate vanno storte, quante cose che avevamo desiderato andassero in un modo, hanno invece preso ben altra piega.
Ci sono dei periodi no in grado di prolungarsi per molto tempo, e la verità è che quelle sensazioni negative restano in qualche parte occulta della nostra anima, poiché non riusciamo a dargli sfogo.
Nei Crying Café giapponesi si lascia andare la negatività, una volta per tutte, facendo in modo di stimolare le lacrime. Ma non ci sono solo bar di questo tipo in Giappone, ma anche alberghi in cui si può piangere liberamente, senza occhi indiscreti pronti a commentare.
In hotel come il Mitsui Garden Yotsuya a Tokyo, si possono affittare persino stanze in cui piangere, in pace. Per stimolare le lacrime, sono disposti fazzoletti molto morbidi, film toccanti, mascherine riscaldate da indossare, e lenzuola confortevoli. Si tratta di uno spazio sicuro e riservato, in cui dare sfogo alla negatività, ed è, in un certo senso, una sorta di terapia.