La misura non consiste in un contributo diretto in denaro, ma in una detrazione fiscale che riduce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Questo significa che i genitori possono beneficiare di un minor carico fiscale, con effetti che si traducono in:
- minori trattenute in busta paga per i lavoratori dipendenti;
- rimborso Irpef attraverso il modello 730 per chi non richiede la detrazione direttamente al datore di lavoro.
Il valore massimo della detrazione è pari a 950 euro per ciascun figlio che rispetti i requisiti anagrafici e reddituali.
Possono usufruire del bonus esclusivamente i genitori con figli che rispettino le seguenti condizioni:
- età compresa tra 21 anni compiuti e 29 anni e 364 giorni;
- assenza di limite di età per figli con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992.
Sul fronte reddituale, il figlio deve avere:
- un reddito complessivo annuo inferiore a 4.000 euro se ha meno di 24 anni;
- un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro se ha 24 anni o più.
Si precisa che il bonus è riconosciuto anche se il figlio non convive con i genitori, purché rimanga fiscalmente a carico.
Il contesto normativo: l’effetto dell’Assegno Unico e della Legge di Bilancio 2025
L’introduzione dell’Assegno Unico Universale nel marzo 2022 ha profondamente modificato il sistema di sostegno alle famiglie con figli, eliminando le detrazioni fiscali per i figli minorenni. Attualmente, l’unica detrazione Irpef residua riguarda i giovani adulti tra 21 e 30 anni e, naturalmente, i figli con disabilità senza limiti di età.
La Legge di Bilancio 2025 ha poi chiarito ulteriormente i confini della detrazione, stabilendo che non spetta più oltre i 30 anni, a eccezione dei casi in cui il figlio presenti una disabilità accertata.

Il riconoscimento della detrazione può avvenire in due modi:
- In busta paga: il genitore deve compilare e consegnare al datore di lavoro o all’ente pensionistico il modulo per le detrazioni per familiari a carico. Così facendo, l’agevolazione viene applicata mensilmente, con una riduzione immediata delle tasse trattenute.
- Attraverso il modello 730: qualora non si richieda la detrazione in busta paga, è possibile recuperare l’importo a conguaglio nella dichiarazione dei redditi, inserendo i dati nel quadro dedicato ai familiari a carico.
Il bonus massimo di 950 euro rappresenta il valore teorico, che però può subire variazioni a seconda del reddito complessivo del genitore. Infatti, la detrazione viene calcolata con un meccanismo di decrescita progressiva man mano che il reddito aumenta, analogamente ad altre detrazioni Irpef.
In presenza di più figli a carico che rispettino i requisiti, la detrazione si moltiplica, offrendo così un sostegno fiscale più consistente alle famiglie numerose.
Oltre al bonus per i figli da 21 a 30 anni, il sistema fiscale italiano prevede diverse altre agevolazioni dedicate alle famiglie, in particolare:
- Detrazioni per spese scolastiche e universitarie: è possibile detrarre una quota delle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria o scuole secondarie, fino a un limite annuo per studente.
- Detrazione per iscrizione ad attività sportive per ragazzi tra 5 e 18 anni, con una detrazione del 19% fino a un massimo di 210 euro.
- Detrazioni per rette degli asili nido, pari al 19% su una spesa massima di 632 euro annui per figlio fiscalmente a carico.
Questi strumenti si affiancano al bonus da 950 euro e contribuiscono a sostenere le famiglie in diverse fasi della crescita dei figli.
Importanza del sostegno fiscale per i genitori e ruolo sociale
La figura del genitore, oltre alla responsabilità educativa e affettiva, riveste un ruolo cruciale nel garantire la stabilità economica della famiglia. Le detrazioni e i bonus previsti dal legislatore mirano a sostenere questa funzione, riconoscendo le difficoltà che possono emergere quando i figli raggiungono l’età adulta ma non hanno ancora raggiunto completa indipendenza economica.
In questo contesto, il bonus da 950 euro per i figli a carico tra 21 e 30 anni si configura come uno strumento fiscale mirato a facilitare la gestione economica familiare e a ridurre il carico fiscale complessivo, favorendo un equilibrio tra le esigenze dei giovani adulti e quelle dei genitori che li supportano.