Uno dei Bonus più discussi verrà ricalibrato. Addio ai canonici 500 euro, ecco tutte le novità per il 2025.
Una delle agevolazioni economiche più chiacchierate del momento, e introdotta nel 2015, si prepara a una profonda revisione. Dopo anni di importo fisso da 500 euro per ciascun beneficiario, il 2025 segna una svolta significativa.
Il bonus individuale sarà ridotto, mentre aumentarà la platea dei destinatari. Scelta che mira a garantire maggiore equità ma che lascia anche aperti diversi interrogativi.
Bonus ridotto ma platea più ampia, le novità per la Carta Docente
Stiamo parlando della Carta Docente, il cui importo, secondo le ultime anticipazioni sindacali, potrebbere scendere da 500 a 400 euro per insegnante. La riduzione è legata all’ampliamento della platea dei beneficiari, che per la prima volta includerà oltre ai i docenti di ruolo e quelli con incarichi annuali fino al 31 agosto anche precari con contratto al 30 giugno e il personale educativo dei convitti e delle scuole d’infanzia.
Le risorse complessive destinate alla misura aumentano (si parla di 400 milioni in totale) ma la distribuzione più estesa obbliga, chiaramente, a un riequilibrio interno. In questo caso a venir penalizzate saranno quelle persone che negli anni scorsi avevano potuto contare su un contributo più consistente.

Un’altra novità riguarda i tempi di attivazione. Se seguiamo la tradizione, la Carta Docente viene resa disponibile tra settembre e ottobre, ma in questo 2025 gli insegnanti dovranno attendere.
La piattaforma online del Ministero dell’Istruzione risulta infatti non ancora accessibile e si attende un decreto interministeriale che definisca con precisione i nuovi criteri di erogazione e l’elenco aggiornato dei beneficiari.
Questo ritardo alimenta inevitabilmente malumori e incertezze tra i docenti, molti dei quali contano sul bonus per investire in corsi di aggiornamento o materiale didattico.
Nuovi utilizzi e maggiori descrizioni
Oltre alle modifiche economiche, la Carta del Docente 2025 introduce alcune novità d’uso. Oltre ai corsi di formazione, libri, softweare e strumenti digitali, sarà possibile usarla anche per acquistare biglietti di treni e aerei, ma anche abbonamenti ai trasporti pubblici.
L’utilizzo dovrà però essere riconducibile a motivi formativi. Il viaggio non potrà chiaramente essere utilizzato per motivi di svago o ragioni personali. Il Ministero chiarirà a breve i criteri precisi per evitare abusi e garantire la corretta destinazione delle risorse.
Arriva anche una limitazione importante. I docenti potranno acquistare dispositivi tecnologici come computer, tablet o e-reader solo una volta ogni quattro anni. Chi userà il bonus 2025 per comprare un nuovo dispositivo potrà farlo nuovamente solo nel 2029.
Quello che desta più preoccupazione nella platea dei destinatari resta però specialmente la riduzione dell’importo. Per molti insegnanti quei 100 euro in meno possono fare la differenza nel sostenere corsi specialistici o l’acquisto di strumenti di lavoro.
