Le cartelle esattoriali sono la notifica che consegue a debiti non saldati con il Fisco o altri enti, e che consiste nell’invio di un plico contenente informazioni sull’importo da pagare, e possibilità di dilazionare o meno il versamento.
Quando si contrae un debito, i motivi possono essere tanti. Perdita del lavoro, spese impreviste, e molto altro ancora, possono compromettere la stabilità finanziaria. Un problema non da poco, che porta a non pagare il dovuto al Fisco o altri enti. In questo contesto, trascorso un tot di tempo in cui non si è saldato il debito, si riceve una cartella esattoriale, dove sono descritte le varie modalità di assoluzione degli importi esigibili.
Se non è possibile pagare in unica soluzione, c’è la possibilità di dilazionare(rateizzazione ordinaria). Se non si riesce a saldare ugualmente, passato un tot di tempo bisogna stare in campana, perché l’occasione di liberarsi dai debiti potrebbe arrivare con la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali.
A partire dal 2026, dovrebbe arrivare questa dilazione speciale, che differisce dalla rateazione ordinaria, perché esige il pagamento dell’importo dovuto, privo di aggio e sanzioni.
Cartelle esattoriali, cambia tutto dal 2026: ecco come si pagheranno
Dal prossimo anno dovrebbe entrare in vigore una nuova rottamazione, detta quinquies, che permette di saldare un debito pagando solo l’importo “pulito”, senza interessi e sanzioni.

Esso differisce dalla dilazione ordinaria, perché mentre in quest’ultima bisogna versare l’importo più interessi e sanzioni, nella rottamazione, questo non accade. Ma quali saranno le novità rispetto alle precedenti rottamazioni? Ebbene, in primis le rate non saranno trimestrali ma mensili, e la decadenza, che prima era immediata, cioè alla prima rata saltata, ora avverrà se si saltano 8 rate di seguito.
Per quanto concerne i debiti che sono coinvolti in questa nuova rottamazione, sono quelli che l’Agenzia della Riscossione ha preso in carico fino al 31 dicembre 2023. Quelli negli anni successivi, dunque, non saranno compresi in questa rottamazione.
Altra novità importante è che la dilazione sarà spalmata in 108 rate mensili, ossia 9 anni. Per quanto concerne la rateazione ordinaria, si può arrivare a 120 rate, 10 anni e solo nel caso in cui si documenti di trovarsi realmente in una situazione economica molto difficile.
Peraltro, un contribuente può decidere di rottamare le cartelle precedenti, pagando con gli sconti che gli spettano, in base all’importo del debito. Inoltre, può, al contempo, dilazionare cartelle dal 2024 in poi, pagando a rate, aderendo alla rateazione ordinaria. In questo modo, ci si potrà liberare dai debiti.