L’indennità di frequenza rappresenta uno di questi strumenti preziosi per le famiglie con minori disabili, costituendo un contributo mensile di 336 euro. Pensato non solo come supporto economico, ma anche come incentivo per favorire l’inserimento sociale e scolastico del bambino disabile, riducendo il peso del quotidiano.
L’obiettivo è accompagnare i bambini nel percorso educativo e riabilitativo, aiutando i genitori a far fronte alle spese aggiuntive legate alle necessità specifiche del minore. Un aiuto concreto per chi affronta una battaglia quotidiana che non si può raccontare o capire, ma che esiste con tutte le complicazioni del caso.
Come ottenere l’indennità di frequenza tutto l’anno
Durante in mesi estivi, molti genitori si trovano a non percepire l’indennità, disorientati dal fatto che l’indennità non viene erogata automaticamente per tutto l’anno. Il rilascio dell’indennità è infatti legato alla frequenza del minore in attività scolastiche o riabilitative, che spesso si interrompono proprio nei mesi di vacanza.

Durante l’anno, il pagamento procede regolarmente, ma con la chiusura estiva delle scuole l’INPS sospende l’erogazione, se non viene dimostrata la continuità in strutture alternative. Questo crea un vuoto economico proprio nel periodo in cui invece servono spesso più risorse del normale per pagare centri estivi o programmi specializzati.
Per non perdere il sussidio anche nei mesi estivi, la soluzione è semplice ma richiede attenzione, bisogna documentare la frequenza del minore in centri specializzati. Ogni periodo di frequenza extra-scolastica deve essere comunicato separatamente all’INPS, così l’indennità può essere erogata fino a 12 mensilità annue consecutive e ininterrotte.
Il momento giusto, invece, per richiedere gli arretrati di luglio, agosto e settembre, è subito dopo la conclusione dei programmi estivi di supporto. Le strutture devono rilasciare certificazioni definitive che attestino la frequenza effettiva, non solo l’iscrizione o la partecipazione ipotetica, questo è un elemento fondamentale.
Per fare domanda è necessario rispettare anche i requisiti economici, tra cui il reddito del minore disabile, che non deve superare circa 5.750 euro annui. La documentazione richiesta deve provare la frequenza reale e conclamata presso le strutture affiliate, includendo centri diurni, ambulatori, strutture ASL o programmi terapeutici.
Per garantire il sostegno per tutto l’anno, conviene programmare la raccolta dei documenti già dall’inizio dell’estate, per non trovarsi all’ultimo minuto senza verifiche concrete. Coordinandosi con le strutture, si ottengono le certificazioni necessarie per l’invio immediato all’INPS, risparmiando anche tempo e anticipando il rilascio del sussidio.
Con la giusta attenzione, le famiglie possono assicurarsi la continuità dell’indennità di frequenza e ricevere così i 336 euro mensili per tutto l’anno. Si tratta di una procedura regolare e contemplata dal bonus, che permette di sfruttare appieno un diritto spesso sottovalutato dai più.