Il decreto, ribattezzato Decreto Anziani, ha istituito una serie di agevolazioni rivolte agli over 80 in condizioni di particolare bisogno assistenziale. Per poter accedere al bonus di 850 euro mensili, infatti, è necessario possedere i seguenti requisiti:
– aver compiuto almeno 80 anni;
– avere un reddito ISEE non superiore a 6.000 euro;
– trovarsi in una situazione di bisogno assistenziale gravissimo;
– essere titolare dell’indennità di accompagnamento.
La prestazione si compone di due quote: una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa, denominata “assegno di assistenza”, pari appunto a 850 euro mensili. Quest’ultima è erogata tramite un pagamento automatizzato tramite la piattaforma dedicata alla Prestazione Universale.
È importante sottolineare che la quota integrativa deve essere utilizzata esclusivamente per coprire i costi di una badante regolarmente assunta o per acquistare servizi di assistenza sociale non residenziale erogati da professionisti qualificati. Qualora tali fondi non vengano impiegati completamente per questi scopi, l’INPS provvederà alla revoca del beneficio e richiederà la restituzione delle somme percepite.
Nuove funzionalità per semplificare la domanda
La novità più rilevante introdotta dal messaggio n. 2193 riguarda la semplificazione della domanda attraverso la sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” disponibile sul sito INPS. Tra le principali modifiche:
– nel questionario relativo al “bisogno assistenziale gravissimo” si chiede di indicare preliminarmente il numero di componenti del nucleo familiare, escludendo il richiedente; in caso di nucleo composto solo dal richiedente, il valore da inserire è zero;
– vengono richiesti dati anagrafici dettagliati dei membri del nucleo familiare, con la possibilità di inserire manualmente data di nascita e motivazioni nel caso in cui il codice fiscale non sia riconosciuto (ad esempio per cittadini extracomunitari);
– è prevista la segnalazione di eventuali soggetti disabili nel nucleo, con l’indicazione del grado di disabilità secondo le categorie ufficiali.
Il sistema automatizza inoltre il calcolo dell’età per la determinazione del punteggio assistenziale, in base alle fasce agevolative previste dalla normativa. Per facilitare ulteriormente la compilazione, le domande sono strutturate con risposte a scelta binaria “Sì” o “No”, con l’obbligo di fornire dettagli solo in caso di risposta affermativa. Alcuni quesiti sono mostrati solo in determinati casi, ad esempio quando il nucleo familiare è composto esclusivamente da ultrasettantenni.
In aggiunta, è stata implementata una funzione che consente di allegare direttamente alla domanda la documentazione comprovante le spese sostenute per il lavoro di cura: contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture e ricevute. Ogni documento deve essere accompagnato da una dichiarazione che ne attesti l’utilizzo esclusivo per la prestazione. Per quanto riguarda il riconoscimento degli arretrati, la documentazione deve essere inviata entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda, mentre per la gestione ordinaria delle spese è previsto un calendario trimestrale di rendicontazione.

L’introduzione di questa misura rappresenta un passo significativo nel supporto alle persone anziane in condizione di fragilità, soprattutto in un contesto demografico segnato dall’invecchiamento della popolazione e da crescenti necessità di assistenza domiciliare. La semplificazione delle procedure di accesso, così come la digitalizzazione del processo di rendicontazione, sono elementi chiave per garantire una più ampia fruizione del beneficio e una gestione trasparente e puntuale delle risorse.
L’INPS, con questa nuova funzionalità, punta a ridurre gli ostacoli burocratici che spesso rallentano l’erogazione di aiuti fondamentali per il benessere e la dignità degli anziani, facilitando anche il ruolo dei caregiver familiari e delle imprese di assistenza sociale.
L’aggiornamento delle modalità di presentazione della domanda e di gestione della documentazione si inserisce in un percorso di innovazione digitale volta a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici destinati a categorie vulnerabili.