Quando arriva il momento di riscuotere la pensione nel 2026? Questo è quello che probabilmente si stanno chiedendo tantissime persone che hanno il diritto di ricevere un compenso mensile anche al termine della propria esperienza lavorativa.
Ma quando arriveranno i soldi il prossimo anno, ormai alle porte? Rispondere a questa domanda non è semplicissimo, anche perché ogni cittadino è catalogato in una giornata diversa rispetto al mese precedente.
In ogni caso, all’interno di questo articolo cercheremo di vederci chiaro, specialmente con l’obiettivo di aiutare più contribuenti possibili a capire quando potranno effettivamente godere dei propri vantaggi sul piano economico.
Pensioni, quando può essere riscossa nel 2026: scopriamolo
Quando sarà possibile riscuotere la pensione nel 2026? Con l’avvento del nuovo anno, sotto questo punto di vista, non dovrebbe cambiare poi molto. L’erogazione avviene il primo giorno bancabile, ovvero quando banche e poste effettuano operazioni finanziarie.
Quindi dal lunedì al venerdì, con giorni feriali e avvenimenti particolari esclusi. Durante il mese di gennaio chi percepisce una pensione potrà ottenerla a partire dal secondo giorno bancabile.

Per quanto riguarda il prospetto mensile delle pensioni del 2026, non sembra lasciare spazio a chissà quanti dubbi; In alcuni mesi viene riportata una doppia data perché poste e banche non coincidono. Comunque, ecco quando potrete riscuotere la vostra pensione, mese dopo mese:
- Gennaio – accredito giorno 3 (poste) e giorno 5 (banche);
- Febbraio – accredito giorno 2;
- Marzo – accredito giorno 2;
- Aprile – accredito giorno 1;
- Maggio – accredito giorno 2 (poste) e giorno 4 (banche);
- Giugno – accredito giorno 1;
- Luglio – accredito giorno 1;
- Agosto – Accredito giorno 1 (poste) e giorno 3 (banche);
- Settembre – accredito giorno 1;
- Ottobre – accredito giorno 1;
- Novembre – accredito giorno 2;
- Dicembre – accredito giorno1.
Il calendario che vi abbiamo appena mostrato appare assai lineare, e in effetti la maggior parte degli accrediti si verificano durante un singolo giorno del mese, rendendo tutto quanto particolarmente comodo per chi deve percepire una pensione in vista del prossimo anno. In alcuni casi, l’importo è molto basso, e proprio per questa ragione non viene percepito ogni mese. I trattamenti fino al 2% del trattamento minimo vengono pagati in un’unica rata annuale anticipata.
Quelli sopra il 2 e fino al 15% del trattamento minimo vengono pagati in rate semestrali anticipate. C’è da dire, inoltre, che i limiti sono arrotondati a cinque euro per difetto. Insomma, se gli importi molto contenuti vi riguardano da vicino, non dovete considerare le date mensili, bensì quelle semestrali e annuali. Come abbiamo visto, comunque, di cambiamenti rispetto al 2025 – almeno per la modalità di invio dei soldi – ce ne sono davvero pochi.
