Le pensioni sono concessioni molto importanti, e che riguardano in primissima battuta tutti coloro che hanno lasciato il mondo del lavoro in maniera diretta e permanente, ma nonostante questo continuano a ricevere un contributo economico mensile.
Esistono diverse tipologie di pensioni, che dipendono sia dalla tipologia di occupazione che c’è stata riservata negli anni precedenti e anche le possibili difficoltà fisiche e psichiche legate alla propria persona (parliamo delle persone affette da disabilità, per esempio, o che magari hanno subito un grave incidente e sono impossibilitate ad agire in totale autonomia).
Di qualunque pensione si parli, ciò che è sicuro è che nel 2026 ci sarà un aumento rispetto al 2025: scopriamo chi guadagnerà di più.
Aumento delle pensioni nel 2026: chi guadagnerà di più
L’aumento delle pensioni nel 2026 è già ufficiale, e avverrà a gennaio 2026. Per quanto riguarda l’aumento vero e proprio, varia tantissimo da pensione a pensione, senza contare fascia di reddito e incidenza di tassazione. La rivalutaizone delle pensioni prevede che gli aumenti arrivino fino a quattro volte il minimo e che vi siano tagli per la parte eccedente.

Oltre a questo, sono da valutare anche le tasse da pagare, e in effetti l’aumento massimo riguarda soltanto chi rientra negli 8.500 euro annui, in cui non è prevista – per esempio – l’erosione dovuta all’IRPEF. In ogni caso, stando a quanto elaborato dalla CGIL, l’aumento delle pensioni sarà flebile. Dai circa 600 euro del 2025 si passa ai 631,85€ mensili del 2026 per le pensioni minime. Per chi prende 1.000 euro, ci sarà la possibilità di passare a 1.014€ e per coloro che ne prendono 2.000 a 2.028. Le perdite sono da considerare soltanto dopo la soglia dei 2.400€, quindi in tal senso non c’è molto di cui preoccuparsi.
Questo significa, in poche parole, che più è alta la pensione e maggiori saranno i soldi scartati. Non stiamo facendo riferimento a uno scarto enorme dal punto di vista economico, ma che comunque merita di essere considerato in virtù di un compenso mensile che è certamente importante sia per chi non percepisce un contributo considerevole e anche per tutti coloro che godono di una pensione davvero massiccia a livello economico. La cosa più importante, comunque, è che nel 2026 non sono previsti cali di alcun tipo per chiunque percepisca una pensione, e ciò può donare serenità e meno stress possibile a migliaia di cittadini, specialmente a quelli che ricevono un guadagno mensile minimo.
