Viviamo in un periodo storico in cui non è semplice affrontare tutte le spese che ci sono mensilmente. Il carovita si fa sentire, con l’inflazione che cresce e così i prezzi di qualsiasi cosa, perché sono davvero tanti i settori che hanno visto un importante aumento dei prezzi.
Tra coloro che fanno maggiormente le spese di tale situazione, ci sono senza dubbio le famiglie, che si trovano a dover fronteggiare spese crescenti, senza vedere stipendi più lauti.
In questo contesto, c’è un nuovo bonus che in qualche modo può alleggerire parte delle spese per qualcosa di indispensabile per lo studio dei figli: i libri. Il governo ha introdotto un nuovo bonus, infatti, per comprare dei libri scolastici.
Ma a chi è destinata, nello specifico, la nuova misura, e in che cosa consiste?
Bonus Libri Scolastici: tutti i dettagli e i requisiti necessari per ottenerlo
Lo scopo del nuovo incentivo per l’acquisto dei libri scolastici è quello di supportare famiglie che hanno difficoltà dal punto di vista economico.

La misura è destinata a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per aiutarle a fronteggiare inflazione e rincari. L’obiettivo è anche quello di alleggerire i costi legati alla scuola e soprattutto ai libri di testo. Questi ultimi, peraltro, costano parecchio.
Altro scopo è quello di assicurare il diritto allo studio agli studenti delle superiore che fanno parte di famiglie più colpite dagli aumenti. L’incentivo in questione è indirizzato a famiglie che hanno un ISEE di massimo 30.000 euro e studenti iscritti a una scuola superiore.
Inoltre, non deve trattarsi di famiglie che beneficino di altri sussidi pubblici per comprare testi scolastici. Con il suddetto incentivo è possibile acquistare una serie di cose.
In primis, libri di testo cartacei. Oppure, manuali digitali o materiali didattici compresi nelle liste scolastiche. Una cosa importante da tenere a mente è che l’incentivo non avrà erogazione automatica.
Saranno i Comuni a erogare il bonus, e le risorse giungeranno da Fondo nazionale dedicato. Domande, tempistiche e importi saranno decise localmente, ma sempre seguendo le linee guide dettate dal governo.
Il Fondo strutturale che sarà creato sarà da 20 milioni di euro l’anno. Sarà un decreto attuativo a definire tutti i vari aspetti più dettagliati dell’incentivo in questione. Tra questi, i criteri con cui le risorse saranno suddivise tra Comuni, le modalità con cui si eseguirà una rendicontazione, i sistemi per monitorare come saranno usati i fondi e norme per impedire che vi siano sovrapposizioni con ulteriori incentivi.
