Quando facciamo riferimento alla tessera sanitaria, ci rivolgiamo a un documento importantissimo per i nostri bisogni personali.
Qualcosa che merita non poca attenzione e che di conseguenza giustamente deve essere tenuta sempre con noi, nel caso in cui abbiamo necessità di andare in una farmacia, ospedale o centro di sostegno sanitario (o se così non è). Quello che conta davvero in sostanza è che la tessera sanitaria sia sempre al sicuro.
Per quanto riguarda tale documento di cui abbiamo deciso di parlarvi, è bene che sappiate anche che in certe situazioni può assolutamente ritrovarsi sotto la lente d’ingrandimento del fisco: non ci resta altro da fare che cercare di capire quando questo può effettivamente succedere.
Tessera Sanitaria, controlli del fisco: quando può accadere
Il fisco si concentrerebbe su tutte quelle spese mediche e sanitarie per cui è prevista una detrazione del 19% con franchigia di 129,11 euro. Ciò che interessa sono i dati dichiarati e forniti dal sistema della tessera sanitaria. In sostanza, il 2 febbraio 2026 andranno comunicate le spese sostenute dai contribuenti con la tessera. Ciò spetta a medici, farmacie, strutture pubbliche e private accreditate, laboratori e studi professionali. Se in passato era mensile, l’invio dei dati è divenuto annuale, il che contribuirà a rendere tutto quanto più semplice. Chi lavora al fisco avrà così la facoltà di monitorare le spese sostenute e detraibili.

Le spese mediche controllate sono quelle legate a farmaci, veterinari, dispositivi medici, visite ed esami vari. Questo non significa che ogni singolo contribuente sia chiamato ad accettare collaborazione in tal senso. Chiunque ha il diritto di opporsi alla trasmissione dei propri dati, tuttavia se si desidera comunque detrarre le spese sanitarie è fondamentale conservare tutta la documentazione inerente alla spesa effettuata. Ma come si può fare? Per opporsi in tal senso, è assolutamente di primaria importanza accedere all’area autenticata del sito web dedicato, ma anche tramite tessera sanitaria o lo SPID.
Quest’operazione deve necessariamente essere ultimata dal 9 febbraio al 9 marzo 2026. Dal 1° ottobre 2025 al 2 febbraio 2026, si può comunicare all’Agenzia delle Entrate il tipo di spesa da escludere, ma anche dati anagrafici, codice fiscale, numero della tessera e la data di scadenza. Possiamo procedere poi all’indirizzo email che porta all’opposizione dell’utilizzo dei dati delle spese sanitarie. In ogni caso, sicuramente possiamo dire che il modo di risolvere la questione c’è per tutti quanti, in un modo o nell’altro. Per quanto, e non ci sono dubbi a riguardo, si tratta di una questione fondamentale per qualunque contribuente.

