Il vanto della US Army doveva essere questa specie di “razzo missile con circuiti di mille valvole” (citazione per i più grandicelli), progettato per volare a 25.000 metri di altezza ad una velocità Mach 6, ovvero sei volte la velocità del suono. Per capirsi, con un aggeggio del genere (che al momento, chiariamolo, non prevede un pilota alla guida), la distanza Londra – New York potrebbe essere coperta nel giro di un’ora (!). Comodo, per carità, anzi comodissimo, anche se al momento possiamo dedurre, fra le righe, che il primo obiettivo è certamente di tipo militare, visto che lo scopo sembra essere quello di arrivare ad un velivolo in grado di trasportare passeggeri o merci in modo cosi veloce che gli avversari non avrebbero neanche il tempo di reagire.
Peccato che il tentativo di due giorni fa era il terzo della serie e anche questo, come gli altri due, si è rivelato un flop: dopo solo 30″ di volo, l’X-51-A Waverider (il suo nome in codice) è caduto letteralmente in acqua, a causa di un (parole di un tecnico della sopracitata Aeronautica militare USA) “problema di sottosistema” – e a questo punto immagino già le vostre facce attonite.
Per la cronaca, solo a questo giro sono andati in fumo 35 milioni di dollari e il prossimo – se mai si farà – sarà l’ultimo tentativo disponibile.
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