Qualche settimana fa il mondo esultò per la scoperta che i neutrini vanno più veloce della luce. Ciò infatti metteva in discussione gran parte della fisica moderna e apriva le porte agli amanti della fantascienza perchè rendeva teoricamente possibili i viaggi nel tempo e anche un sano turismo intergalattico. L’Italia esultò anche per il tunnel della Gelmini, brillantemente costruito tra il CERN di Ginevra e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso apposta per spararci dentro i neutrini, onore al Governo Berlusconi. Ma non era vero. Non era vero il tunnel e potrebbe non essere vera neanche la misurazione della velocità dei neutrini. Già.
Un gruppo di scienziati dell’università di Groningen, in Olanda, ha spiegato dove è stato fatto l’errore dai cervelloni del CERN: i satelliti GPS utilizzati per misurare il tempo di partenza e di arrivo dei neutrini sono anch’essi soggeti agli effetti delle leggi di Einstein, perchè sono in moto relativo rispetto al sistema di coordinate dell’esperimento. Questo moto relativo, secondo loro, non è stato preso in considerazione in modo corretto, cosa che – se fatta – avrebbe diminuito la misura della velocità dei neutrini. Gli scienziati olandesi, inoltre, calcolano l’errore di misura in 64 nanosecondi, che è proprio il vantaggio risultato nelle misure del CERN. Insomma. Tanto rumore per nulla.
Non si può andare più veloci della luce.
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