C’è un sogno ricorrente che accompagna chi lavora tutto l’anno, avere più tempo per sé e non parliamo solo di ore libere la sera. Un desiderio che cresce ogni volta che si guarda il calendario, scorrendo le date e cercando con il dito le prossime ferie.
Tutti alla ricerca di veri e propri giorni in cui il lavoro scompare, lasciando spazio al relax, agli affetti e alle passioni trascurate. Molti si arrendono alla legge dei contratti di lavoro, ma esiste una soluzione alternativa che potrebbe sconvolgere il modo in cui si pensa al lavoro.
Più ferie per tutti, basta fare così
Non si tratta di fantascienza o di metodi illegali, ma si tratta di conoscere gli strumenti a disposizione e soprattutto, di sapere come usarli. Perché anche se la legge stabilisce un minimo garantito, c’è un margine per usarlo bene e magari ritagliarsi più tempo libero ogni anno.

Secondo quanto previsto dall’attuale normativa italiana sul lavoro, ogni lavoratore dipendente ha diritto ad avere assegnate almeno quattro settimane di ferie ogni anno. Due di queste devono essere godute entro l’anno di maturazione, mentre le restanti possono essere utilizzate entro i diciotto mesi successivi.
Un diritto che non può essere ceduto ad altri o monetizzato e convertito in denaro, proprio perché ritenuto essenziale per il benessere del lavoratore. Tuttavia, sempre più persone cercano strategie per allungare le proprie vacanze, consapevoli che il tempo libero è ormai una delle ricchezze più preziose.
Il primo passo può essere parlarne con il datore di lavoro e provare a modificare il proprio contratto individuale, chiedendo espressamente più ferie. Se si riesce a dimostrare che si ricopre un ruolo particolarmente stressante o che si sono accettati nuovi incarichi, l’azienda potrebbe mostrare apertura.
Non è una strada facile e neanche garantita, la scelta resta discrezionale, ma chiedere in modo trasparente e motivato è sempre valido e lecito. Fortunatamente, ci sono poi soluzioni più flessibili e intelligenti, come la banca ore, che non tutti i contratti prevedono, ma che può fare la differenza.
Questo strumento consente di accumulare le ore di straordinario svolte per trasformarle poi in giorni di riposo invece che in remunerazione aggiuntiva. Una soluzione ancora rara in Italia, ma molto diffusa nel resto del mondo, specialmente nei paesi che danno più attenzione alle necessità dei lavoratori.
Infine, un’altra possibilità è l’orario multiperiodale, si lavora di più in certi mesi, magari in alta stagione, per avere più giorni liberi in altri periodi. Anche in questo caso serve l’accordo con l’azienda, si tratta di una formula più agile e spesso ben vista anche dal datore di lavoro.