34 anni anni di Berserk
Oggi il primo capitolo di Berserk “compie” trentaquattro anni dalla sua prima pubblicazione avvenuta il 25 agosto 1989.
Se c’è una cosa che davvero non dimostra Berserk sono, per dirla come una celebre battuta di Boris, “gli anni che ha”. Già perché l’opera di Kentaro Miura, ancora al giorno d’oggi, parla a tantissime persone e non solo, è in costante dialogo, se non proprio connessione, con altre opere, non solamente con manga ma anche con film, serie tv fino ai nostri amati videogiochi. Oltre alla costruzione di personaggi semplicemente immortali dal parte del sensei Miura, il grande merito dell’autore di Berserk è di aver fissato un mondo e un modo di narrare, una sceneggiatura senza luce, ma caratterizzata da un pessimismo che si potrebbe definire cosmico o comunque ammantate dalle fosche tinte della tragedia senza se e senza ma.
La dipartita di Miura nel 2021, oltre a lasciare un vuoto incolmabile, è come se, in modo un po’ paradossale, avesse innescato una sorta di rinascimento berserkiano, con numerosi streamer e content creator, ma anche “semplici” ragazze e ragazzi che si sono avvicinati alle (dis)avventure di Gatsu&soci per la prima volta, venendone, quasi sempre, cambiati nel profondo. Lo trovo un fenomeno (qualcuno direbbe epifenomeno) molto interessante se si osserva come, dall’altra parte, c’è tutto un mondo, quella della cultura cosiddetta “alta” che di Miura, magari, non ha mai sentito parlare (figurarsi di Berserk). Questa cosa, allucinante per molti, triste per altri, è un dato di fatto abbastanza concreto: mi domando se occorrano ancora degli anni perché vi sia quel ricambio generazionale anche nel mondo della culturale perché le cose possano cambiare oppure se serva un vero e proprio terremoto che sconquassi tutto cose.
Tuttavia, per una volta, sfruttando anche la discussa e discutibile edizione “Black Horse” di Planet Manga, l’invito oggi è quello di scoprire quest’opera incredibile e per chi già la conosce di fare in modo di diffonderla il più possibile. Infatti, al di là del tratto di Kentaro Miura, che rifugge proprio di nera bellezza, un manga del genere non può non essere conosciuto “da tutti”, perché mette in campo tutta una serie di ragionamenti, emozioni e situazioni, oltre che sentimenti, che solo la grande letteratura sa/osa trattare. Allora visto che Berserk “compie” trentaquattro anni oggi, che è anche la mia età, termino questo pezzo con una provocazione. Per molti l’era dell’eclisse del mondo, la stagione del tramonto insomma (per citare il libro di Spengler anche se parlava di altro) è iniziata con il 1989: beh, lo penso anche, solo che per me l’eclisse è la parte migliore. E per voi?
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