Metax di Antoine Cossé, pubblicato da ADD Editore è un’opera potente, contraddistinta da uno stile unico e esoterico.
Se dovessi dare una definizione di Metax di Antoine Cossé, pubblicato da ADD Editore in una e una sola parola utilizzerei la parola esoterico. Già perché nelle tavole di Cossé sono intessute non soltanto ad arte ma con l’Arte, con la a maiuscola che, giustappunto, esotericamente, viene evocato di pagina in pagina. In questa storia, fondamentalmente, di droga, dipendenza, dittatura e aneliti di libertà, infatti, è il segno che guida la parola. Nonostante infatti una traduzione “di grido” come Claudia Durastanti (che, ancora una volta, si conferma come una delle pochissime intellettuali oggi in Italia a potersi definire contemporanea senza avere paura di sbagliare) sono gli acquarelli, i colori e il tratto di Cossé a guidare tutto. Perché è Arte quella che viene riversata su queste pagina ed, molto probabilmente, il più genuino motivo per cui vi consiglio di tuffarsi in quest’opera.
“Questo fumetto è una meditazione molto sentita sul rapporto tra risorse naturali, dinamiche familiari e potere politico. Un lavoro che si interseca con l’opera di artisti come De Chirico, Chester Gould, Frank Santoro, Anders Nilsen, Joe Kessler, Manuele Fior e Kevin Hooyman”. Ho voluto citare questa breve descrizione Copacetic Comics per farvi capire, ove ve ne fosse bisogno, quanto questo libro sia un libro raro, molto più vicino ad un libro d’arte piuttosto che a un fumetto. Eppure, nonostante quanto abbia detto, una storia a fumetti “c’è”, è sicuramente esile e semplice da leggere, ma reca con sé un significato profondo. Collegandomi a quanto detto all’inizio di questo pezzo, infatti, questa è una storia che parla di dipendenza tossica verso la “sicurezza a qualsiasi costo” e la sognante volontà di essere e sentirsi liberi. Metax di Add Editore, insomma, si divide in questi due opposti, sfruttando la dipendenza dalla “polvere magica” che dà il titolo all’opera, rimando sospesa, galleggiando in una fantascienza esoterica e surreale. Una grandissima opera a mio avviso, una che ti fa brillare gli occhi di stelle mistiche.
“Le splendide tavole di Antoine Cossé sarebbero impossibili da descrivere usando le sole parole, ed è proprio qui che risiede la loro forza. Cossé usa le immagini per rompere gli argini delle nostre barriere cognitive, restituendoci un mondo solo in apparenza lontano dal nostro. Il Metax, come già la spezia melange di Dune, ci mostra che la nostra dipendenza dai combustibili fossili è anche lo specchio di una dipendenza psicologica, l’assuefazione all’idea di potersi scindere dalla natura per controllarla. Questo graphic novel non è solo un viaggio lisergico in un mondo fantastico, è anche la storia di una disintossicazione collettiva“. Fabio Deotto.
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