Papà diceva che il cibo era la cura dell’anima, che cucinare per chi si ama fa diventare tutto più buono: io amavo guardarlo ai fornelli e lui si divertiva a spiegarmi come usare le spezie, mentre saltellava da un fuoco all’altro, cercando di non far bruciare nulla.
Quando stavo male papà e mamma mi portavano sempre la cena in camera: sul vassoio una ciotola di zuppa fumante e un mazzolino di fiori che raccoglievano dal nostro giardino. Papà mi ha insegnato questa ricetta dicendo che avrei dovuto prepararla per qualcuno anche io un giorno.
Avevi ragione, come sempre.
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