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Siamo agli inizi degli anni ’90, tre ragazzi dopo l’esame di maturità decidono di partire per andare ad Arezzo Wave, per farsi una bella tre giorni di musica e divertimento, trasgressione ed esperienze. Ma niente, sbagliano mese e il festival è bello che finito, così partono per un viaggio alternativo che li porterà a camminare nei boschi e a vivere un’avventura del tutto inaspettata che cementerà ancora di più la loro amicizia. Questa è la trama del breve romanzo “Una notte sull’Alpe della Luna” di Enrico Brizzi, quello di Jack Frusciante è uscito dal gruppo (l’avevamo intervistato l’anno scorso).
Brizzi è bravo a narrare e a far emergere i dubbi e le speranze dei tre protagonisti, che hanno di fronte tutte le porte spalancate, un futuro sconosciuto e incerto, per sé stessi e per la propria amicizia. Così finisce che provi un po’ di nostalgia per quel momento della vita in cui, finita la scuola anche per te si aprivano un sacco di possibilità. E manco lo sapevi.
La storia è incorniciata nell’atmosfera magica e primordiale di un immenso bosco di faggi e potrebbe tranquillamente diventare un film, girato proprio in quei luoghi, nell’Appennino tra Romagna, Toscana e Marche, dove c’è davvero la località Alpe della Luna.
Il romanzo fa parte di una collana di Aboca Edizioni, chiamata “Il bosco degli scrittori”, in cui ogni racconto è fortemente legato alla natura e alle piante.
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