Musica

Addio a Stefano D’Orazio dei Pooh: cinque album per ricordarlo

Stefano D’Orazio ci ha lasciato lo scorso 6 novembre, aveva 72 anni. Storico batterista dei Pooh dal 1971 fino al 2009, è stato uno dei batteristi più importanti della storia della musica italiana. D’Orazio non era solo un batterista ma anche paroliere e cantante. Oltre agli anni con i Pooh, vanta anche progetti da solista e ha scritto testi per alcuni musical come Pinocchio (2010) di Saverio Marconi. Per ricordarlo, abbiamo scelto cinque tra gli album più importanti della band bolognese.

Parsifal (1973)

Sesto album dei Pooh e il primo con il bassista Red Canzian al posto di Riccardo Fogli. Preceduto dal singolo Io e te per altri giorni, il disco è stato inserito nelle classifiche dei cento migliori album italiani secondo Rolling Stone. Caratterizzato da un’estesa parte strumentale, Parsifal è uno dei primi album maturi della band poiché si è discostato dalle tematiche adolescenziali trattate in precedenza.

[compra su amazon]

 

Boomerang (1978)

Dal punto di vista musicale, Boomerang è uno degli album più ritmati dei Pooh. Anticipata dal brano Cercami/Giorno per giorno, il disco narra vicende diverse tra loro come la solitudine dei giovani militari di leva, le atmosfere nelle manifestazioni femministe degli anni Settanta e tratta anche tematiche storiche come la trasvolata oceanica di Charles Lindbergh dall’America alla Francia.

[compra su amazon]

 

Alessandra (1972)

Primo album con Stefano D’Orazio e ultimo con Riccardo Fogli, reduci dal successo di Opera Prima (1971), l’album contiene la famosa Noi due nel mondo e nell’anima. Il disco contiene diverse ballad infatti viene considerato come l’album meno rock della storia dei Pooh.

[compra su amazon]

 

Rotolando respirando (1977)

L’uscita del disco coincide con un momento storico importante per la storia della musica: la nascita del punk. Inizialmente l’idea di questo era di creare un concept album ispirato alla nascita del nuovo genere che pian piano si stava formando in Italia. Il brano lanciato è stato Dammi solo un minuto, scritto da Roby Facchinetti e Valerio Negrini.

[compra su amazon]

 

Uomini soli (1990)

Uomini soli ci ricorda solo una persona: Paolo Bitta di Camera Cafè mentre si diletta a cantare questo brano storico dei Pooh. Con il brano, che poi ha dato il nome all’album, la band ha vinto il Festival di Sanremo nel 1990. Il disco ha resistito per dieci mesi nella hit parade risultando il ventitreesimo più venduto di quell’anno.

[compra su amazon]

 

 

Lucrezia Costantino

Published by
Lucrezia Costantino

Recent Posts

Sono meraviglie UNESCO in Italia ma in pochi conoscono queste mete: quante ne hai visitate?

L’Italia continua a brillare come culla di cultura e natura, vantando il primato mondiale per…

1 ora ago

Casa sempre fresca, il trucco che ti permette di risparmiare una barca di soldi: in più è semplicissimo

Certe giornate estive sono fatte per metterci alla prova, il sole picchia forte, l’aria è…

2 ore ago

Pino Insegno, chi è la bellissima moglie del conduttore: lei famosissima attrice

Pino Insegno è sempre più innamorato di sua moglie, ma chi è la donna che…

3 ore ago

Uomini e Donne, Gianni Sperti “sorpassa” Tina: avrà un ruolo centrale nella prossima stagione

Grandi novità per Gianni Sperti a Uomini e Donne, l'opinionista potrebbe avere "una promozione", una…

5 ore ago

Vacanza, il super lowcost è servito: con soli 200 euro passi 8 giorni in questo vero paradiso terrestre

L’estate 2025 regala un’opportunità imperdibile per chi desidera una vacanza al mare all’insegna del risparmio…

7 ore ago

Bonus Anziani, buone notizie, nuove regole per l’ISEE: chi potrà ora richiedere 850 euro al mese

Quando si parla di assistenza e cura, soprattutto per chi affronta sfide legate all’età e…

8 ore ago