In più occasioni vi abbiamo parlato di piante carnivore che diventano star di YouTube o di giardini popolati da specie velenosissime. In Australia, nella precisione nello stato del Queensland, ce n’è una che le batte tutte e il suo nome può darci già un indizio sul perché: The suicide plant, ovvero la pianta dei suicidi.
Il nome scientifico è Dendrocnide moroides ma negli anni è stata chiamata in molti modi diversi: stinging brush, gympie stinger, mulberry-leaved stinger, gympie gympie e ad altri ancora. È completamente ricoperta da aculei sottili e morbidi ma talmente pungenti da potersi infilare sotto pelle rilasciando una neurotossina pericolosissima che agisce sul sistema nervoso in maniera devastante. Il suo soprannome se l’è guadagnato perché pare che il dolore che si prova dopo essere stati punti è talmente acuto e costante che spinga la persona a suicidarsi.
Una delle maggiori esperte di questo esemplare è Marina Hurley, che negli anni ’90 si è dedicata a lungo all’esame degli effetti collaterali di queste punture. Durante il suo periodo di studio la dottoressa aveva ricevuto una lettera dall’ufficiale Cyril Bromley che, durante un’esercitazione militare, era stato punto dalla Dendrocnide moroides e ha descritto le tre settimane di cura intensiva a cui fu sottoposto come il momento più doloroso di tutta la sua vita.
Bromley raccontò anche di un altro soldato che per errore utilizzò una foglia della pianta nel peggiore dei modi – pulendosi il sedere dopo aver fatto i propri bisogni nella foresta – e che si suicidò con un colpo di pistola pochi giorni dopo perché non riusciva a sopportare una sofferenza così atroce.
Anche la dottoressa Hurley, durante i suoi studi, è stata punta nonostante avesse le dovute protezioni. Racconta che i primi sintomi sono simili ad una semplice influenza – occhi arrossati, naso che cola, voglia di starnutire – ma poi il dolore cresce in maniera incredibile.
La Dendrocnide moroides si trova principalmente nelle foreste pluviali e, nonostante si tratti di un esemplare piuttosto raro, le autorità locali continuano ogni anno a prendere precauzioni per limitare i possibili incidenti. L’Australia si conferma come uno dei paesi più pericolosi al mondo.
[via ultrasurvivalist.com]
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