Nel momento in cui siamo connessi e usiamo Facebook, WhatsApp, YouTube e tutte le applicazioni dal nostro scintillante telefonino sempre più mini-computer, siamo circondati da onde elettromagnetiche. Prendiamo in esempio
William Hope era un fotografo dei primi del 1900, pioniere della “spirit photography“, noto ai più per queste foto di famiglia col fantasma. Iniziò la sua carriera in Inghilterra, come
I fantasmi dell’aeroporto di Atene
Sarebbe bello stare a mollo in una vecchia stazione della metropolitana
I bambini si muovono. Sempre e comunque. Conta poco dire loro di stare fermi o, peggio ancora, di mettersi in posa. Pensate allora a quanto poteva essere difficile fotografarli in
Sai quando mi parlavi ed ero li, ma con gli occhi persi nel vuoto? era il vuoto delle mie idee, c’ero ma non interamente, la mia mente era da un’altra
Il tempo che passa è una delle ossessioni dell’uomo, da sempre. Da qualche anno, questa ossessione è sbarcata in modo massiccio su siti e blog, soprattutto quelli fotografici. Immagini che
Uno dice “Chernobyl” e il primo pensiero è “radiazioni”, “disastro nucleare”, “pesce triocchi dei Simpson” D’altronde l’esplosione del reattore nucleare nel 1986, il più grave incidente nucleare nella storia insieme
Gli intellettuali direbbero: Remixare epoche, come dire: le nostre città non sono altro che la stratificazione dell’antica lotta tra quello che l’uomo costruisce e quello che il tempo e la
Internet come terra di conquista dei fantasmi? A quanto pare le nuove (insomma, mica tanto nuove) tecnologie sono ormai giunte anche nell’aldilà, se è vero che Jack Froese, deceduto a giugno