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Home Politica

Parlamento: chi sono i politici più assenteisti (e i recordman) tra Camera e Senato

Chi sono i politici più assenteisti e quali sono invece sempre presenti durante i lavori Parlamentari? Tutti i nomi.

by Mattia Senese
12/08/2025
in Politica
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Camera dei Deputati

Parlamento, assenteisti e stakanovisti: tutti i nomi - Dailybest.it / Credits: Instagram @Montecitorio

Con la pausa estiva del Parlamento, si fa il punto sulle presenze e assenze dei politici in Camera e Senato dall’inizio della legislatura fino a luglio, evidenziando comportamenti molto diversi tra i parlamentari italiani.

Da un lato emergono figure infaticabili, dall’altro vere e proprie “ombre” nei banchi dell’Aula.

Le presenze in Parlamento: un bilancio tra virtù e assenteismo

La rilevazione ufficiale delle presenze in Aula, basata sulle votazioni elettroniche, registra ogni assenza e presenza, distinguendo chiaramente le assenze giustificate da missioni istituzionali, malattie o altri impedimenti autorizzati. I dati escludono i membri del Governo, come la premier Giorgia Meloni e i ministri, impegnati in altri incarichi istituzionali. Al Senato, si trova la quota più alta di parlamentari con frequenza quasi perfetta: una ventina su 200 sfiorano il 100% di presenze, soprattutto appartenenti a Fratelli d’Italia. Tra i più attivi spiccano nomi come Giorgio Bergesio con il 99,99%, seguita da Paola Ambrogio e altri parlamentari meloniani come Sergio Rastrelli e Costanzo Della Porta, tutti con presenze superiori al 99%.

Alla Camera dei Deputati, invece, si riscontrano le maggiori criticità. I due casi emblematici di assenteismo quasi cronico sono quelli di Umberto Bossi e Antonio Angelucci, entrambi della Lega, con presenze ridotte rispettivamente a 3 e 13 votazioni dall’inizio della legislatura. Bossi è alle prese con problemi di salute noti, mentre Angelucci, noto come il “re delle cliniche private”, non ha mai giustificato le sue assenze con missioni.

Tra i parlamentari più assiduamente presenti si conferma Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia voluto da Berlusconi a capo dell’ufficio elettorale nazionale del partito. Senza mai una missione, ha totalizzato 14.334 votazioni, raggiungendo una percentuale di presenza del 99,95%. Poco dietro di lui, Marco Grimaldi di Avs con il 99,87% e Andrea Tremaglia di Fratelli d’Italia, con 14.249 voti di presenza. Tra gli assenteisti più noti figura ancora Marta Fascina, deputata di Forza Italia e ultima compagna di Silvio Berlusconi, che ha preso parte a 835 votazioni, saltandone oltre 13.000 senza giustificazioni ufficiali di missione.

Un caso particolare è quello di Mario Perantoni del Movimento 5 Stelle, che ha preso parte a sole 194 votazioni, ma solo perché è subentrato a luglio di quest’anno dopo la nomina a sindaco di Nuoro del suo predecessore. Da quando è tornato in Aula ha partecipato attivamente a tutte le votazioni, come egli stesso ha scherzato nelle dichiarazioni all’Ansa.

Senato
Assenteisti da record e quelli sempre presenti: tutti i nomi – Dailybest.it / Credits: Instagram @Senato

Al Senato le assenze sono in gran parte giustificate o legate a situazioni particolari. Tra i senatori a vita e alcuni esponenti con problemi di salute, spicca il caso di Franco Mirabelli, ex vicecapogruppo Pd, fermato dalla Sla, con appena 218 votazioni partecipate. Guido Castelli di Fratelli d’Italia ha invece una presenza limitata (12,89%), ma giustificata dal ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione post sisma.

Per quanto riguarda i leader di partito, si registrano differenze significative: Carlo Calenda è tra i più assenteisti con 3.471 voti in Aula, meno rispetto a Matteo Renzi che ne conta 4.148. Maurizio Lupi di Noi Moderati è il meno presente tra i leader con 2.466 voti, ma con oltre 10.000 assenze giustificate. Nel confronto tra Elly Schlein (Pd) e Giuseppe Conte (M5S), la leader dem ha una presenza leggermente superiore (3.177 votazioni contro 2.945). Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, entrambi di Avs, superano i 9.000 voti di presenza.

Il quadro tracciato dal monitoraggio parlamentare evidenzia quindi una forte disparità tra i deputati e senatori più impegnati e quelli che risultano quasi invisibili nelle votazioni, con una netta prevalenza di assenze non giustificate soprattutto alla Camera.

Mattia Senese

Mattia Senese

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