Esiste un fiume color latte che compare e scompare durante l’anno. Il fenomeno si ripete puntuale da secoli e coinvolge un piccolo borgo del Lago di Como, uno di quei posti in cui la natura ha deciso di esagerare.
La sua fama non nasce soltanto dal colore candido della corrente, ma anche dalle molte storie che gli abitanti si tramandano. C’è chi ricorda la prima volta in cui vide sgorgare l’acqua dalla montagna, quasi fosse un sipario che si apre. E c’è chi giura che, nelle sere d’estate, il rumore del torrente sia così intenso da sembrare quello di una cascata alpina in miniatura.
Il particolare comportamento del Fiumelatte ha incuriosito studiosi e viaggiatori, alimentando ipotesi, ricerche e leggende. Ed è proprio questo mix di scienza e mistero a renderlo uno dei corsi d’acqua più sorprendenti d’Italia.
Il borgo di Fiumelatte e il segreto del suo torrente bianco
Il motivo per cui il Fiumelatte attira così tanta attenzione è la sua natura effimera. Nasce da una grotta situata in alto, tra la vegetazione che circonda Varenna, e in pochi metri raggiunge il lago con una corsa rapida e turbolenta. La schiuma che si forma durante il percorso dà alle acque un aspetto lattiginoso, tanto da sembrare un torrente alpino in miniatura.
Ma come avviene questo evento? Con il disgelo e l’aumento delle acque sotterranee, la sorgente inizia a riempirsi e a spingere verso valle una massa d’acqua impetuosa. Il fenomeno comincia intorno al 25 marzo e si esaurisce nei primi giorni di ottobre. Non un giorno prima, non un giorno dopo. Questa precisione quasi matematica ha spinto nel tempo molti speleologi a cercare la cavità originaria, ma senza trovarla davvero.

Il motivo è più semplice di quanto si pensi, anche se non ancora confermato del tutto. Nell’area del Moncodeno esiste un vasto sistema carsico sotterraneo, un labirinto di cavità e canali naturali che trattengono e rilasciano l’acqua in modo intermittente. Il Fiumelatte sarebbe quindi la “valvola” di sfogo di questo meccanismo, attiva solo quando la pressione interna raggiunge il livello necessario.
Il resto lo fa l’immaginazione degli abitanti. Le leggende parlano di sirene, spiriti e giovani avventurosi che tentarono di risalire la grotta per scoprirne l’origine. Nessuno ci riuscì, e forse è proprio questo mistero a rendere il Fiumelatte così affascinante.
Il piccolo torrente bianco del Lago di Como continua a stupire perché unisce precisione naturale e segretezza. Conoscere la sua storia permette di apprezzarlo ancora di più: è un fenomeno raro, fragile e spettacolare, che ogni anno trasforma un angolo di Varenna in un palcoscenico unico.
