Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato i dati aggiornati sul concorso docenti PNRR3, ultimo step della trepida selezione prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il reclutamento nelle scuole italiane.
Con un totale di 58.135 posti messi a bando, le candidature arrivate sono state ben 226.802, segnalando un interesse elevato ma anche una competizione serrata, soprattutto in alcune Regioni.
Posti e candidature: la situazione nel primo ciclo
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, sono state presentate 45.469 domande per 27.376 posti disponibili, inclusi quelli di sostegno. Ciò determina un indice medio nazionale di 1,7 candidati per ogni posto, un dato che suggerisce una competizione relativamente equilibrata, con quasi due aspiranti per ogni cattedra. Tuttavia, l’analisi regionale rivela importanti disparità: in Basilicata, Lombardia e Veneto il numero di candidati è addirittura inferiore ai posti disponibili, una situazione piuttosto rara e significativa che potrebbe facilitare il percorso di immissione in ruolo per i candidati in queste zone.
Al contrario, regioni come Marche e Sicilia mostrano un quadro più complesso e competitivo. Nelle Marche si registra un rapporto di 1 posto ogni 3,6 aspiranti, mentre in Sicilia il rapporto è di 1 a 3,2. Questi dati si riferiscono a un insieme aggregato che comprende infanzia, primaria e sostegno, pertanto non è possibile isolare con precisione quale categoria di posto presenti il maggior squilibrio tra domanda e offerta, ma è evidente che in queste aree la competizione sarà particolarmente serrata.
La situazione si complica decisamente nella scuola secondaria di primo e secondo grado, dove le domande presentate sono state 181.333 per coprire 30.759 posti, inclusi quelli di sostegno. Il rapporto medio nazionale si attesta su 5,9 candidati per ogni cattedra, evidenziando un livello di selettività molto più elevato rispetto al primo ciclo.

Le regioni con la competizione più aspra sono Marche (7,7 candidati per posto), Calabria (7,6), Puglia (7,6) e Campania (6,85). Anche regioni come Emilia Romagna e Lazio presentano un alto numero di candidati rispetto ai posti disponibili, con rapporti intorno a 6,5. Nel contesto opposto, il Friuli Venezia Giulia si distingue come unica regione in cui i posti di lavoro superano i candidati, con un rapporto di 2,6 aspiranti per ogni cattedra, un dato che potrebbe indicare maggiori opportunità di inserimento.
Questi numeri confermano come la domanda di lavoro nel settore educativo, seppur consistente, non sempre combacia con l’offerta territoriale, creando dinamiche di selezione molto differenziate. La distribuzione regionale dei posti e dei candidati mette in evidenza le diverse criticità e potenzialità del sistema scolastico italiano nel percorso di rinnovamento e potenziamento promosso dal PNRR.
L’attenzione rimane alta tra gli aspiranti docenti, che si preparano a una prova selettiva decisiva per il loro futuro professionale, mentre il Ministero continua a monitorare attentamente l’andamento del concorso per garantire trasparenza e merito nell’assegnazione delle cattedre.
