Una nuova frontiera nelle misure disciplinari scolastiche prende forma nel territorio bergamasco, con un progetto innovativo che coinvolge direttamente gli studenti sospesi o destinatari di provvedimenti disciplinari.
Questa iniziativa, promossa dall’associazione Ragazzi On the Road, offre ai giovani l’opportunità di trasformare il periodo di sospensione in un’esperienza di cittadinanza attiva e concreta, affiancando gli operatori del 112 e della Polizia Locale.
Un percorso formativo che va oltre la punizione
Il progetto, avviato all’istituto Guido Galli di Bergamo, scuola intitolata al magistrato simbolo della lotta alla criminalità organizzata, si propone di andare oltre la tradizionale concezione della sanzione disciplinare come mera punizione. Gli studenti coinvolti non si limitano a un’attività simbolica: partecipano attivamente alle operazioni di controllo, soccorso e prevenzione, osservando da vicino l’operato delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza territoriale. Questa esperienza diretta permette loro di acquisire una maggiore consapevolezza delle norme sociali, dei rischi e delle responsabilità civiche.
L’approccio educativo è accompagnato da figure professionali qualificate: educatori e psicologi specializzati, come Lorenzo Brollo, noto per la sua esperienza nelle dinamiche del traffico e della gestione delle emergenze, garantiscono un supporto psicologico e pedagogico costante. Questo affiancamento è fondamentale per facilitare il dialogo, favorire la riflessione e aiutare gli studenti a interiorizzare i valori di rispetto e responsabilità.
Il successo della sperimentazione bergamasca ha attirato l’attenzione delle istituzioni nazionali. I ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Trasporti hanno ufficialmente riconosciuto il progetto, autorizzandone l’estensione su tutto il territorio italiano. Si tratta di un modello educativo innovativo che punta a coinvolgere i giovani in attività di volontariato e supporto operativo durante il periodo di sospensione scolastica, trasformandolo in un’occasione di crescita personale e sociale.

Gli studenti, durante il loro impegno, affiancano pattuglie della Polizia Locale, assistono agli interventi in emergenza del 112 e collaborano con la Protezione Civile e i servizi sanitari. Questa esperienza immersiva favorisce un apprendimento pratico e diretto, molto più efficace rispetto alle tradizionali sanzioni punitive. La forza del progetto risiede anche nella rete di collaborazione che coinvolge diversi soggetti pubblici e privati. Scuole, università, forze dell’ordine, enti di volontariato e amministrazioni locali lavorano in sinergia per garantire il successo dell’iniziativa e la piena integrazione degli studenti nel tessuto sociale e civile del territorio.
Il coordinamento a livello scolastico è affidato a Brizio Luigi Campanelli, dirigente dell’istituto Guido Galli, che ha sottolineato come questa esperienza rappresenti un’opportunità educativa unica nel suo genere. Oltre a fornire una risposta concreta alle problematiche disciplinari, il progetto contribuisce a costruire un rapporto di fiducia e collaborazione tra giovani e istituzioni, fondamentale per la prevenzione della devianza giovanile.
