Con l’arrivo di ottobre, cresce l’attesa tra gli insegnanti italiani per l’attivazione della Carta del Docente 2025, ma al momento non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali né indicazioni precise sulla data di rilascio del bonus.
Dopo che negli ultimi anni il bonus da 500 euro veniva tradizionalmente erogato a settembre, nel 2024 l’attivazione era slittata a metà ottobre, precisamente il 14. Quest’anno, però, la situazione si presenta ancor più incerta a causa di nuove disposizioni normative e di un iter burocratico che ancora non si è concluso.
Le nuove disposizioni per la Carta del Docente
Una delle principali novità di quest’anno riguarda la necessità di attendere un decreto ministeriale prima di poter procedere con l’erogazione del bonus. Nel 2024, la comunicazione ufficiale arrivò pochi giorni prima dell’attivazione; oggi, invece, il silenzio da parte degli enti coinvolti alimenta un clima di incertezza. La situazione è ulteriormente complicata dall’emendamento 3.100 al Decreto Legge 1634, inserito nel contesto della riforma dell’esame di Stato e dell’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, attualmente in discussione al Senato. L’emendamento, approvato l’8 ottobre scorso, introduce rilevanti modifiche e ampliamenti nell’ambito della Carta del Docente:
- Estensione del diritto alla Carta a circa 190.000 insegnanti precari, inclusi i supplenti annuali e quelli con contratto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), oltre al personale educativo;
- Possibilità di utilizzare la Carta per l’acquisto di hardware e software, con la prima erogazione prevista per l’anno scolastico 2025/2026 e successivamente con cadenza quadriennale. I docenti che hanno già usufruito del bonus negli anni precedenti potranno acquistare dispositivi digitali solo nell’anno scolastico 2025/2026 e poi ogni quattro anni;
- La Carta potrà essere impiegata anche per l’acquisto di servizi di trasporto di persone;
- L’istituzione di un decreto interministeriale, da emanare entro il 30 gennaio di ogni anno, che definirà i criteri e le modalità di assegnazione della Carta, nonché la ripartizione annuale dell’importo in base al numero dei beneficiari.
Queste nuove misure sono pensate per essere operative già dal prossimo anno scolastico e prevedono una dotazione economica di 500 euro per ogni docente. Si prevede che dal 2025/2026 la copertura finanziaria diventerà parte integrante delle risorse ordinarie del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un altro elemento di novità riguarda l’importo del bonus. Fino ad oggi, la Carta del Docente garantiva un ammontare fisso di 500 euro annui per ciascun docente. Tuttavia, a seguito della conversione in legge del decreto n. 45/2025, avvenuta il 3 giugno scorso con voto di fiducia alla Camera, questa cifra non sarà più automaticamente garantita.

L’articolo 6-bis introdotto nel corso dell’iter parlamentare stabilisce che, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’importo sarà definito annualmente tramite un decreto congiunto del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale decisione terrà conto del numero totale di insegnanti aventi diritto, inclusi i supplenti con incarichi a tempo determinato fino al 30 giugno o al 31 agosto.
Di conseguenza, è plausibile ipotizzare una riduzione dell’importo nominale per ciascun docente, soprattutto se il beneficio sarà esteso anche ai supplenti brevi che completano l’anno scolastico. Questa modifica rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla prassi consolidata negli ultimi anni. Il decreto legge in corso di conversione dovrà essere convertito in legge entro l’8 novembre 2025, termine entro il quale è atteso un chiarimento definitivo anche sulle modalità operative per l’erogazione della Carta del Docente.
Il decreto interministeriale previsto entro fine gennaio 2026 avrà il compito di dettagliare le modalità di assegnazione e gestione della Carta. In attesa di questi sviluppi, la comunità degli insegnanti continua a monitorare con attenzione le comunicazioni ufficiali del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La novità normativa, infatti, rappresenta un passo importante verso una maggiore inclusività e flessibilità nell’accesso al bonus, ma introduce anche elementi di complessità che potrebbero influenzare la fruizione e l’importo della Carta nei prossimi anni.