A Barcellona hanno aperto un bordello di bambole gonfiabili

Un dettaglio di Aki, una delle LumiDolls ispirate al mondo anime

 

La fantascienza degli anni sessanta e settanta ha provato abbastanza spesso a immaginare la sessualità del futuro. Di solito liberandola dal giogo dell’atto fisico, dal rapporto sessuale, dal sudore, ma puntando a una riproduzione asettica e incorporea per il genere umano.

A questo non mi pare fosse arrivata: un bordello di bambole gonfiabili. Ed esiste davvero, a Barcellona.

Non è molto diverso poi da quello che proponeva in una versione evoluta – con robot al posto della bambole – il buon vecchio Westworld di Michael Crichton, e così la serie tv che tutti abbiamo visto qualche mese fa, dove prostitute inanimate identiche a esseri umani dispensavano piacere ai turisti di una realtà alternativa.

 

Lily, una delle LumiDolls

 

In attesa di robot antropomorfi efficaci allo scopo ci potremmo accontentare però della casa del piacere plastica che ha di recente inaugurato in quel di Barcellona. Approfondiamo un po’, partendo dalla cosa più importante quando si va a puttane, organiche o inorganiche che siano. Il prezzo.

 

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Non penso serva traduzione dallo spagnolo: in ogni caso, costa cara questa “sessualità neutra, inorganica, artificiale, sospesa in una eccitazione astratta e infinita, sempre disponibile e priva di riguardo nei confronti della bellezza, dell’età e in genere delle forme“, non te la tirano proprio dietro.

Le bambole iper-realistiche sono quattro. Hanno dei nomi, un’altezza, una pagina biografica in cui Katy, Leiza, Lily e Aki si presentano.

Le bambole sono iper-realistiche nella forma ma rappresentano modelli femminili irrealistici nella sostanza, che pescano a piene mani dalle fantasie più trite e ritrite dell’uomo medio.

C’è la “ragazza” uscita da un manga, ammiccante, con seni enormi, la disponibile – non che possa fare molto per ritrarsi… – playmate bionda dalle forme generose, una ragazza nera piuttosto asciutta, con capelli ricci biondi, l’unica il cui corpo mantenga una parvenza di realismo. Infine una rappresentante della categoria asian dagli occhi abbastanza spaventosi.

I seni sempre enormi, sproporzionati, felliniani, tranne nel caso della ragazza nera.

 

Leiza, una delle LumiDolls del bordello di bambole gonfiabili a Barcellona

 

Le faq delle LumiDolls – si chiamano così queste bambole quasi umane – sono molto interessanti. Nelle domande frequenti scopriamo per esempio che le bambole dispongono di tre cavità, orale, anale e vaginale, da penetrare con lubrificante e preservativo. Sì, consigliano di penetrarle con il preservativo, malgrado ci sia la garanzia che a ogni utilizzo le LumiDolls vengano disinfettate con prodotti speciali per garantire l’igiene.

 

Gabriele Ferraresi

Lavoratore intellettuale salariato

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Gabriele Ferraresi

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