A Milano fa caldo. Non sempre, non è la California. A Milano fa caldo in questi giorni. Tanto. Dopo qualche estate gentile che aveva fatto la grazia di far sudare pesantemente solo per qualche giorno, quest’anno è arrivata la morte sotto forma di patina appiccicosa di sudore che si forma sulla pelle nell’esatto istante in cui si appoggia il piedi sul pavimento uscendo dalla doccia.
Ok, è estate ed è giusto così, non c’è bisogno di ripeterlo, ma il lamento quotidiano e continuo è uno dei sacrosanti diritti sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
Oggi però non vogliamo fare un post pieno di bestemmie e proteste (a proposito: appuntarsi di fare un post pieno di bestemmie e proteste contro il caldo), ma un post scientifico per studiare a fondo tutti quei fenomeni paranormali che si verificano a Milano quando la temperatura supera i 25 gradi per venti giorni consecutivi.
Perché a Milano con il caldo succedono cose. Succedono queste cose.
– A Milano il caldo è diverso: a Milano c’è l’umidità.
– A Milano si appannano gli occhi, non gli occhiali, gli occhi direttamente.
– Le maglie con il doppio colore sudore in zona ascella e schiena e pancia.
– Le ragazze che svengono ovunque, anche la Madonnina non è stata bene.
– Il caffè con ghiaccio come bevanda cittadina.
– I pakistani con i piedi e le rose nelle fontane.
– Gli anziani nei centri commerciali.
– L’abbronzatura muratore da t shirt, maglia ufficiale del milanese al mare.
– Il crimine che ti sale quando prendi la bottiglietta dal frigo da portare in ufficio ma si trasforma in un tè bollente appena la tiri fuori dalla borsa.
– La doccia dopo la doccia dopo la doccia e poi magari esco.
– Nessun pudore, se c’è un ventilatore tutti davanti a braccia aperte.
– Fare la foto del telecomando dell’aria condizionata a 16 gradi.
– Il caldo dà alla testa e se uno rallenta la coda nel traffico, è subito aria da omicidio.
– La 90 senza aria condizionata.
– La 90 con l’aria condizionata nuovo hotel a ore di Milano.
– Alzarsi dal divano in pelle e strapparsi via la pelle dalle gambe.
– I profughi vicino a Centrale in evidente stato di morte, cosa volete che vi rubino? L’afa?
– La puzza di morte in Darsena e i turisti con i piedi dentro.
– I topi che si fanno il bagno nella piscina in Argelati (“A Milano le piscine sono tutte sporche” frase da fuorisede).
– Gli abbinamenti improbabili: canotta da basket, shorts militari e Nike fluo.
– Momenti di alto erotismo quando le ragazze si strofinano addosso lattine ghiacciate.
– La puzza della barba degli hipster.
– Tutti poveri e senza lavoro ma poi week-end tutti in Liguria a Portofino, taaaac.
– Qualcuno ha messo un ombrellino per riparare la Madonnina.
– Potrai anche parcheggiare sotto un ponte ma stai sicuro che il Sole sarà sopra la tua auto, chiusa.
E infine noi milanesi che odiamo il caldo, poi piove due minuti e giù tutti a rompere il cazzo.
L’estate 2025 si preannuncia come un periodo di grande movimento e trasformazione, con Saturno che…
Manca sempre meno alla nuova edizione del Festival di Sanremo ma il rischio che non…
Questi luoghi incontaminati offrono paesaggi mozzafiato e un’atmosfera intima, ideale per chi cerca un’esperienza di…
La nota ministeriale 3.392 del 16 giugno 2025 ha introdotto un cambiamento significativo nelle scuole…
L’allarme sugli effetti collaterali degli antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene e il naprossene, torna…
La soap opera turca Forbidden Fruit torna con una settimana ricca di colpi di scena,…