C’è chi la considera una semplice necessità quotidiana e chi, invece, la vive come una vera forma d’arte. Cucinare può trasformarsi in un’esperienza capace di influenzare l’umore e alleggerire la mente, per chi ne è appassionato.
Non è raro che, dopo una giornata carica di tensioni, affettare una cipolla o mescolare un sugo in cottura diventi un piccolo rituale di distensione. La cucina, infatti, rappresenta il piacere della condivisione e l’istinto di prendersi cura degli altri attraverso il cibo. Cucinare per le persone che amiamo significa dedicare tempo, attenzione ed energia: un atto che, più di mille parole, sa dire “ci tengo a te”.
C’è, però, un risvolto meno poetico che tutti conoscono. Terminata la magia della preparazione, ecco comparire l’altra faccia della medaglia, ossia la cucina ridotta a campo di battaglia. Pentole e padelle in attesa di essere lavate, schizzi di sugo ovunque e, soprattutto, il punto dolente per eccellenza: i fornelli. Quei cerchi metallici, dopo qualche minuto di cottura intensa, sembrano trattenere ogni residuo e incrostarsi con una caparbietà che scoraggia anche i più pazienti.
Eppure, esiste un rimedio che ha il sapore dei segreti tramandati di generazione in generazione. Un metodo semplice, geniale e ancora poco conosciuto, capace di restituire ai fornelli la loro lucentezza originaria. Il tutto grazie a un sacchetto e a un vecchio trucco della nonna che, in pochissimo tempo, li farà tornare come nuovi.
Fornelli come nuovi grazie a un sacchetto: ecco il geniale trucco della nonna per farli tornare a splendere in un batter d’occhio
In ogni cucina, i coprifiamma sono uno dei tasti dolenti, quando viene il momento di pulirli. Dopo pochi utilizzi, anche i più nuovi si ricoprono di aloni scuri, incrostazioni di sugo e macchie d’olio che sembrano impossibili da eliminare.

Spesso si finisce a strofinare con spugnette abrasive, consumando tempo ed energie senza ottenere il risultato sperato. Eppure, esiste un metodo sorprendentemente semplice che non richiede forza né prodotti costosi, ma un sacchetto di plastica e qualche ingrediente comune.
Il procedimento inizia con un gesto inaspettato, ossia inserire i coprifiamma all’interno di un sacchetto abbastanza capiente. Una volta sistemati, si spruzza una generosa quantità di sgrassatore, avendo cura che raggiunga ogni superficie. Il sacchetto, ben chiuso, va poi massaggiato delicatamente.
Questo accorgimento permette al prodotto di distribuirsi in modo uniforme, creando una sorta di camera sigillata in cui lo sporco non ha scampo. Bastano circa 30 minuti di riposo per ammorbidire anche le incrostazioni più ostinate.
A questo punto entra in gioco la seconda fase. Dopo aver tolto i coprifiamma dal sacchetto, si prepara una pasta a base di bicarbonato, poche gocce di detersivo per piatti e acqua. Il composto, cremoso e leggermente abrasivo, va steso sulle superfici e lavorato con la parte ruvida di una spugnetta. Non serve forza, in quanto l’azione delicata del bicarbonato, unita all’effetto sgrassante del detersivo, completa il lavoro iniziato dall’ammollo.
Infine, un risciacquo accurato sotto l’acqua corrente e un’asciugatura con un panno morbido ci restituiranno coprifiamma lucidi, privi di aloni e davvero come nuovi. Un metodo economico, veloce e replicabile ogni volta che la cucina perde brillantezza.