Il bello dell’Internet è che la gente cambia molto spesso opinione. Non è certo una verifica di libertà di espressione, perché come sappiamo (e come ci illustra bene l’infografica) le opinioni seguono un iter preciso e si conformano a seconda delle varie fasi. Si polarizzano quando cambia la bussola delle idee dominanti, in negativo o in positivo, ma sempre in modo totalmente automatico e meccanico. Ecco che le Chiara Ferragni (e qualsiasi altro fenomeno del web) possono essere disprezzate, ammirate, seguite, venerate e rigettate nel cluster del disprezzo. Alla fine poi sappiamo bene che queste fasi si possono riassumere nel modello delle 5 fasi di Elisabeth Kübler-Ross, applicabile pressoché a qualsiasi evento traumatico della nostra vita. E sono: negazione/rifiuto, rabbia, contrattazione, depressione, accettazione. Qualsiasi fenomeno nato sul web non fa eccezione.
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