Dailybest.it
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
  • Musica
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
  • Musica
No Result
View All Result
Dailybest.it
No Result
View All Result
Home Society

Il test di Boel

by Makela
3 Aprile 2012
in Society
0

20120331-011835.jpg

Il Boel Test è uno dei test della cosiddetta audiometria comportamentale, cioè dello studio dell’udito nel primo anno di vita mediante l’osservazione delle risposte comportamentali a stimoli acustici. In pratica si valuta se degli stimoli sonori sono in grado di provocare una serie di riflessi muscolari e neurovegetativi, come il riflesso di ammiccamento o la rotazione del capo verso la sorgente sonora, la contrazione tonica degli arti, il corrugamento della fornte, il pianto o il risveglio o delle modificazioni del ritmo respiratorio.

“Boel” è un acronimo della frase svedese che sta proprio per “orientamento dello sguardo dopo stimolo sonoro“.

Questo test si effettua mediante due sorgenti visive (un bastoncino di legno rosso lungo 20 cm e due anelli ruotanti concentrici d’argento) e una sorgente sonora (4 campanellini d’argento che producono suoni di frequenza compresa tra 4.000 e 12.500 Hertz e di intensità non superiore a 45 decibel). Tecnologicamente il test si è un po’ evoluto e ormai lo strumento originale viene sostituito con un apparecchio elettronico che emette suoni a diverse frequenze.

Nella versione “originale” l’esaminatore mostra al bambino il bastoncino rosso, muovendolo in su e in giù e a destra e sinistra per attirare la sua attenzione. Quando il bimbo si accorge del bastoncino glielo si porge e si può vedere con che mano lo prende, per valutare se uno dei due emisferi del cervello è già dominante. A questo punto l’esaminatore porta di nascosto dietro ad un orecchio del bambino uno dei campanelli e lo fa suonare. Se il bambino si volta verso la sorgente sonora l’udito è a posto. Poi gli si fa vedere di nuovo il bastoncino e si rifà il test con l’altro orecchio, poi si cambiano i campanelli e si riprova, testando così i riflessi con i toni emessi da campanelli a diverse frequenze.

Se il bambino non mostra alcuna reazione al suono dei campanelli, il test va ripetuto dopo una settimana perché forse un’otite ha compromesso l’esito del test. Se il bimbo non passa il test di nuovo è necessario approfondire per capire la causa della possibile carenza uditiva.

Tags: famigliapedagogiatest
Makela

Makela

Next Post

Costruire giocattoli con rifiuti elettronici

Articoli recenti

  • L’entrata di questo borgo sembra una favola: tre archi e un centro storico di pietra intatto
  • Non accendere queste luci di Natale se non vuoi una bolletta salatissima: sono un salasso
  • Scuola, i nuovi programmi scolastici, Valditara: “Al centro storia e valori dell’Occidente”
  • Un Posto al Sole, a metà dicembre cambia la soap: il sostituto di Raffaele e due grandi partenze
  • In Piemonte, c’è il castello più romantico dell’inverno: un posto magico per le coppie
  • Redazione
  • Privacy Policy
  • Disclaimer

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Cavour 310 - 00184 Roma - P.Iva 17773611003 - Testata giornalistica registrata presso Tribunale di Roma con n° 87-2025 del 25-09-2025 - Direttore responsabile Francesca Testa

Change privacy settings
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Salute
  • Economia
  • Sport
  • Viaggi
  • Cinema e Tv
  • Cultura
  • Lavoro
  • Scienze
  • Scuola
  • Musica

Copyright © 2025 Dailybest.it proprietà e gestione multimediale di Too Bee Srl - Via Cavour 310 - 00184 Roma - P.Iva 17773611003 - Testata giornalistica registrata presso Tribunale di Roma con n° 87-2025 del 25-09-2025 - Direttore responsabile Francesca Testa