Society

La maschera da snorkeling di Decathlon trasformata in un respiratore grazie alla stampa 3D

La scorsa settimana, grazie al movimento del network scientifico attivato dal fisico e divulgatore Massimo Temporelli, l’Ospedale di Chiari (BS) aveva ricevuto in poco più di sei ore una valvola necessaria per il funzionamento di uno strumento di rianimazione. Alessandro Romaioli e Cristian Fracassi, due giovani ingegneri del team Isinnova, avevano sfruttato la stampa 3D per andare in soccorso alle vite umane, dimostrando che il progresso del settore manifatturiero nelle mani della stampa 3D è ormai assolutamente reale e concreto.

Il network scientifico, dopo il successo delle valvole, non si è fermato, anzi: ha trovato un accordo con Decathlon dando vita a una maschera da snorkeling trasformata in una maschera C-PAP ospedaliera per terapia sub-intensiva.

La notizia delle valvole 3D per l’Ospedale di Chiari aveva fato il giro del mondo ed era arrivata anche alle orecchie dell’ex primario Dott. Renato Favero, il quale aveva proposto al team Isinnova di trasformare una maschera da sub in ventilatore. Da qui, la proposta rivolta a Decathlon, in quanto ideatore, produttore e distributore della maschera Easybreath da snorkeling. Il risultato: un nuovo componente per il raccordo al respiratore, battezzato “Valvola Charlotte”, che è stato stampato in breve tempo tramite la stampa 3D.

Già due maschere Charlotte sono state impiegate nell’ospedale di Chiari e il team ci tiene a specificare che si tratta comunque di un prototipo, che la maschera non è sostitutiva del ventilatore polmonare e che “l’idea si rivolge alle strutture sanitarie e vuole aiutare a realizzare una maschera d’emergenza nel caso di una conclamata situazione di difficoltà nel reperimento di fornitura sanitaria ufficiale, solitamente impiegata. Né la maschera né il raccordo valvolare sono certificati e il loro impiego è subordinato a una situazione di cogente necessità”, spiega Fracassi.

 La maschera Charlotte può essere collegata direttamente all’ossigeno tramite la presa a muro e “può essere usata nei pronto soccorso, dove i pazienti rimangono anche tre giorni in attesa di un letto. Grazie a questa maschera, possono ora attendere un posto-letto rimanendo sotto ossigeno e senza inquinare l’ambiente”, spiega ancora Fracassi e specifica che “chiunque potrà stamparla liberamente, a condizione che non sia utilizzato per fini commerciali”.

Si parla da tempo della stampa 3D come di una vera e propria rivoluzione e a quanto pare non rappresenta più una visione futuristica. Questa è l’ennesima dimostrazione che il network che crea la scienza, aiuta la nostra vita.

Claudia Mazziotta

Recent Posts

Eurospin: chi produce i cosmetici? Quello che è venuto a galla è incredibile. Chi c’è davvero dietro

Nel panorama della cosmesi accessibile, la linea di prodotti di bellezza Fior di Magnolia venduta…

1 ora ago

Scuola, l’educazione alimentare diventa obbligatoria: grandi novità per le mense

Una svolta significativa interessa il sistema scolastico italiano con l’introduzione obbligatoria dell’educazione alimentare nelle scuole…

4 ore ago

Il Paradiso delle Signore, spoiler clamoroso prossima stagione: la scoperta sconvolgente di Umberto

Tra le anticipazioni più attese, spicca la scoperta da parte di Odile di una verità…

4 ore ago

Gerry Scotti la super pensione assegnata anni fa: a quanto ammonta l’assegno mensile

Gerry Scotti è indubbiamente uno dei più grandi personaggi della storia dello spettacolo e della…

6 ore ago

Smetti di usare ammorbidenti: questo trucchetto virale con fogli di alluminio cambia tutto

Nel mare di rimedi casalinghi che circolano sul web, tra bufale e idee balzane, ogni…

8 ore ago

Regionali, mancano nomi e date: accordi in alto mare, si teme uno slittamento

A pochi mesi dalle elezioni regionali, il quadro politico in diverse regioni italiane appare ancora…

8 ore ago