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Che cos’è davvero la dieta paleo e cosa potete mangiare se decidete di seguirla

Banksy – Caveman with fast food

 

Nonostante a molti sembri un’assurdità, diversi medici si stanno dedicando allo studio dei possibili effetti benefici della paleodieta. Per chi non sapesse di che si tratta, vuol dire adottare abitudini alimentari del tutto simile a quelle degli uomini delle caverne. Cosa si può mangiare? Carne, pesce, frutta fresca, verdure. Non sono tollerati prodotti in scatola – o anche solo conservati con metodi naturali – così come i latticini, il sale o i cereali. In più frutta e verdura devono essere rigorosamente bio perché due milioni e mezzo di anni fa non esistevano i pesticidi.

Secondo una recente ricerca della Emory University di Atlanta, la dieta paleolitica può essere riassunta in queste percentuali: 35% di grassi, 30% di carboidrati e 30% di proteine. Loren Cordain, professoressa della Colorado State University, ha elogiato questo tipo di alimentazione perché può abbassare il carico glicemico del corpo, contribuire ad un sano rapporto tra acidi grassi saturi e insaturi, aumentare il consumo di vitamine e sostanze nutritive. “Seguendo queste indicazioni nutrizionali” – commenta Cordain – “possiamo riposizionare la nostra dieta andando a contrastare tutte quelle pressioni che hanno plasmato il nostro codice genetico, ottenendo effetti positivi sulla nostra salute e sul nostro benessere”.

Secondo il sito Stay fit central una dieta simile può ridurre il rischio di obesità, i problemi cardiovascolari, il cancro, ed è consigliata per gli atleti perché può diventare un ottimo metodo per aggiungere proteine in maniera rigorosa e attenta, mentre il dietista Chelsey Lindal la apprezza perché “riduce i cibi elaborati, gli zuccheri aggiunti ed enfatizza un consumo di prodotti biologici”.

Ovviamente gli esperti che hanno deciso di appoggiare la paleodieta sono ancora in minoranza. Tra i tanti che, invece, si dicono contrari a questo tipo alimentazione vi riportiamo il commento di Christopher Ochner del New York Obesity Nutrition Research Center: “I nostri antenati mangiavano in quel modo e non avevano molte delle nostre malattie, è vero. Non significa, però, che le due cose fossero strettamente collegate, sarebbe come sostenere che oggi viviamo tre volte più a lungo degli uomini delle caverne perché mangiamo spesso nei fast food”. E su IFLScience se volete lo spiegano ancora più nel dettaglio.

 

[via Mic.com]

Sandro Giorello

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