Lo scorso ottobre vi abbiamo dato la tristerrima notizia che Playboy, il magazine erotico fondato da Hugh Hefner che per sessant’anni ha alimentario l’immaginario e la libido degli uomini di mezzo mondo, ha deciso che non avrebbe più pubblicato foto di nudo. Ieri sono comparse le prime anticipazioni del nuovo, rivoluzionario, numero di Marzo e quei fortunelli del New York Times hanno ricevuto anche una copia in anteprima.
L’intero restyling potrebbe essere riassunto in un commento che Cory Jones, capo dei contenuti del magazine, ha rilasciato al quotidiano americano: “Un anno e mezzo fa abbiamo rilanciato il sito playboy.com diminuendo le parti di nudo, il traffico è schizzato aumentando del 400%. Abbiamo anche notato che l’eta media dei visitatori è scesa dai 47 anni ai 30. Un dato del genere ci ha mostrato la strada per dare nuova attenzione al nostro brand”.
Avrete già capito quali sono state le direttive per questo nuova versione di Playboy: millennials e foto più pudiche. I primi sono rappresentati da tutto quello che è internet – con le modelle che fingono di farsi i selfie, con tanto di mano che esce dall’inquadratura, e titoli che richiamano chiaramente il social network Snapchat – e da ampi rimandi all’immaginario estetico di Terry Richardson e alle pubblicità di American Apparel. La ragazza di copertina, poi, è Sarah McDaniel, la ventenne che ha già avuto il suo momento di reginetta del web quando il suo Instagram è stato scelto da siti come The Chive e BroBible.
Ora le foto devono devono apparire naturali e semplici: il nudo non è sparito del tutto ma è intelligentemente mascherato da lenzuoli, coperte e cuscini. Il lavoro dei direttori della fotografia non è più concentrato sul posizionare riflettori che sappiano accentuare il trucco marcato o le pose da star, ma deve creare un ambiente intimo e caldo.
Oltre alla McDaniel potrete vedere anche alcuni scatti della modella Myla Dalbesio, leggere l’intervista alla giornalista Rachel Maddow o approfondire un saggio dello scrittore norvegese Karl Ove Knausgård. Il paginone centrale è dedicato a Dree Hemingway, pronipote di Hemingway ma con altre qualità rispetto a quelle dello zio.
Infine, il fatto che la dicitura “Entertainment for Men” sia sparita dalla copertina è significativo: come diceva un noto articolo del Times intitolato The Death of Adulthood in American Culture: gli uomini oggi non esistono più, ci sono solo i giovani o gli anziani. Playboy l’ha capito e si è riposizionato a dovere.
[via playboy.com]
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