Society

Quando ci riprenderemo dall’ora legale?

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Lo scorso weekend ci siamo stupiti di come sia facile manipolare il tempo se ci crediamo tutti insieme: erano le 2 di notte, qualcuno era già a dormire, altri fuori a fare la bella vita quando di colpo ci siamo ritrovati tutti proiettati nel futuro. Di appena un’ora, certo, ma tanto basta per impazzire.

È l’ora legale, quella che quando entra in vigore ci fa instupidire per almeno una settimana, abituati com’eravamo al buio dopo le 17. Complice la bella stagione, arrivata in fretta e furia come un ospite che ha perso il treno dopo che i cicli di Burian ci hanno portato temperature polari e tempesta, quest’anno il jet lag da ora legale si fa sentire.

 

 

Ci siamo fatti molto spesso una domanda di quelle da persone umili: perché cambia l’ora? Una volta che ci troviamo bene con il sole in tarda serata, perché doversi riabituare al buio pesto nel pomeriggio e viceversa? Facile: per esigenze lavorative e di consumo. L’ora solare, quella che abbiamo lasciato lo scorso weekend, sfrutta la luce mattutina dell’inverno mentre quella legale, in cui sguazziamo ora, quella estiva della sera.

Tecnicamente è una gran cosa: mettiamo lavoriate dalle 8-9 alle 17-18, orario d’ufficio: grazie al sole fino a tardi, potrete sentirvi attivi dopo il lavoro per tutta una serie di godimenti che vanno dallo sport per rientrare nel costume all’aperitivo vista mare (almeno nella fantasia).

 

 

Il guaio è che quella maledetta ora di sonno che perdiamo durante lo Stargate istituzionale, la recuperiamo dopo giorni e a ridosso del cambio dell’ora siamo zombie instupiditi che odiano la luce e vagano alla ricerca delle tenebre, fatti di antistaminico contro le allergie e di Autan, fino al giorno in cui diventa legale anche nella nostra testa questo cambio repentino di vita.

Cosa fare per evitare il jet lag da cambio dell’ora? Abbiamo letto un articolo su Il Messaggero in cui un esperto risponde ai quesiti riguardanti l’ora legale con consigli di buon senso, purtroppo tutti cinicamente confutabili.

 

 

Dovremmo essere arrivati preparati al cambio dell’ora ma quindi lo scorso weekend avremmo dovuto prendere uno Xanax per andare a letto alle 23? Era pure una bella serata, dai che una bevuta in più ci stava.

Dovremmo fare attività fisica, ma finché non ci siamo ripresi siamo poco più che baccelli ciondolanti e almeno per la prima settimana, dobbiamo concentrarci anche solo per evitare di attraversare la strada col rosso.

 

 

Dovremmo mangiare meno ma non dormiamo granché la notte a causa dei ritmi sballati e l’eccesso di cibo diventa l’unica fonte di energia interessante.

Dovremmo svegliarci presto al mattino ma tornando al discorso di non dormire la notte, insomma, ci stai prendendo in giro?

Che fare dunque? Semplice: provare a dormire quando capita finché non ci sentiamo di nuovo pieni di energia per seguire i consigli dell’esperto e goderci l’estate, oppure stare rintanati nei loculi aspettando di tornare all’ora solare.

 

 

Simone Stefanini

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