“Dai fumatori si può imparare la tolleranza. Mai fumatore si è lamentato di un non fumatore.” Questa è una delle frasi che meglio rappresenta l’ironia e l’intelligenza di Sandro Pertini. Se chiedessimo a uno chiunque di voi quale immagine del Presidente partigiano conservi in testa, sicuramente uscirebbe quella in cui festeggia la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Calcio spagnoli del 1982, ma quella più figa in assoluto ritrae la partita a scopone in aereo tra Pertini, Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio, mentre tornano da Madrid con la Coppa del Mondo in bella vista sul tavolino. Roba da aprire una bottiglia di spumante alla memoria.
Andrea Pazienza, uno dei disegnatori italiani più famosi di tutti i tempi, adorava Sandro Pertini e a lui dedicò uno dei suoi lavori più sentiti, senza avvicinarsi a lui con lo spirito dissacratorio che riservava agli altri politici, ma con un affetto e una complicità rara per l’autore scomparso 27 anni fa.
Sandro Pertini, per il suo passato di Partigiano attivo durante la Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale è senza ombra di dubbio il Presidente più amato dagli italiani ancora oggi è ritratto e omaggiato da una moltitudine di artisti. Sotto ad esempio, una sua versione pop art di Francesco Pittiglio Berger
Sandro Pertini è stato grande amico di Enrico Berlinguer, il segretario del P.C.I. scomparso prematuramente nel 1984. Al suo funerale disse “Lo porto via come un amico fraterno, come un figlio, come un compagno di lotta.” Craxi e Martelli del P.S.I. (lo stesso partito di Pertini) lo accusarono di aver fatto aumentare i voti del Partito Comunista portando la salma di Berlinguer da Padova (luogo della morte) a Roma sull’aereo presidenziale. Sapete cosa rispose il Presidente? “Voi due fate una cose: tornate a Verona, suicidatevi sulla tomba di Giulietta e io vi porto in aereo a Roma. Vediamo se il P.S.I. prende voti.”
Un aneddoto che, se possibile, ve lo farà amare ancora di più: è il 1983, Sandro Pertini affida il compito di formare il governo a Bettino Craxi e quest’ultimo si presenta al Quirinale coi jeans: Pertini urla, lo caccia a male parole e gli intima di ritornare al Colle con un abbigliamento adeguato. Un idolo vero.
Oggettivamente, come si fa a non adorare il ritratto di Pertini fatto come se fosse un dito dai tipi di Dito Von Tease all’interno della serie Ditalians Project che omaggia i più grandi italiani di tutti i tempi?
Non poteva mancare l’omaggio di famiglia BetterDays, al MI AMI Festival, in cui va in scena la più bella musica italiana nel mese di giugno a Milano. Il main stage si chiama Palco Pertini, e non è certo un caso ma una dimostrazione d’amore.
Rimarremo sempre affezionati a Sandro Pertini. Più che un’icona, un vero eroe, e questa citazione tratta da una celebre intervista fatta da Nantas Salavalaggio ne è un esempio lampante.
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