Siamo abituati a riciclare la carta, la plastica, il vetro, a ricavare energia dal sole, dal vento, dai corsi d’acqua, ma se fosse possibile generare energia utilizzando un materiale di scarto prodotto naturalmente da noi stessi?
Da una ricerca dell’università di Bristol risulta possibile ricaricare la batteria dello smartphone utilizzando come fonte di energia la nostra urina, grazie ad una piccola cella combustibile chiamata “The Microbial Fuel Cell”, collegabile al cellulare, che utilizza i batteri contenuti nell’ urina e li trasforma in carica elettrica.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista accademica “Physical Chemistry Chemical Physics” e dimostrano che è tutto possibile. Per ora la quantità di carica elettrica generata è ancora limitata (sufficiente ad effettuare una breve telefonata o mandare qualche sms) e le dimensioni del dispositivo “generatore” sono ancora troppo grandi perché si possa considerare un gadget portatile.
Sicuramente, se si riuscirà ad ultimare la ricerca e aumentare la dose di energia prodotta, sarà possibile risolvere il panico da “10% di batteria rimanente” facendo semplicemente una puntatina alla toilette.
Parola di scienziato.
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