TV e Cinema

Ci meritiamo The Cuphead Show

Dal 18 febbraio su Netflix The Cuphead Show. E niente, non è meraviglioso?

Eccoli!

Quando sono iniziate a circolare le prime immagini di The Cuphead Show, la serie animata prodotta da Netflix, tratta dall’omonimo, incredibile, videogioco creato dai fratelli Chad e Jared Moldenhauer di StudioMDHR non ci potevo credere. Un po’ perché il famigerato dlc dello stesso gioco si sta facendo attendere (e l’impressione, ormai praticamente certezza, è che sarà, a conti fatti, un vero e proprio secondo capitolo, vero Hollow Knight?). Ma non divaghiamo. Quando è uscito, tutt’intero, il trailer di The Cuphead Show non ho potuto che fare una e una cosa soltanto. Saltare sulla sedia, gridare dalla gioia e stamparmi in faccia il più diabolico dei sorrisi.

Già perché lo potete vedere anche voi di cosa si sta parlando a proposito di The Cuphead Show. Una serie animata che pare, sul serio, realizzata ad arte e con una forma di amore e cura per le animazioni rara nell’industria moderna. Ovviamente, com’è giusto e coerente che sia trattandosi di Cuphead, c’è tutta una serie di citazioni, piuttosto evidenti, alle grandi serie di animazione del passato, soprattutto di matrice Disney, ovvio, come, per esempio, le Silly Symphony, addirittura richiamate direttamente nell’iconica scena de “The Skeleton Dance”.

Ma è tutto a convincere in questo The Cuphead Show anche dal punto di vista della trama che pare tratta direttamente dal videogioco è, come dire, un po’ espansa. Se in Cuphead, infatti, saremo chiamati ad accoppare i vari boss per, letteralmente, riscuotere la loro anima e consegnarla al Diavolo, qui le cose non paiono essere troppo differenti ma un po’ più “larghe”. La curiosità è tanta anche perché la presenza di ogni singola creatura e npc presente nel gioco, compreso il famigerato venditore suino con una benda sull’occhio, fa davvero ben sperare. Tra l’altro The Cuphead Show, mi correggo, Cuphead, si è anche fatto conoscere anche per l’incredibile colonna sonora, un vero e proprio tuffo nel passato delle big band jazz con alcuni dei pezzi migliori degli ultimi anni. Tipo questo.

Chissà perciò che The Cuphead Show non ci regali qualche altra traccia indimenticabile. Io ci spero un botto come spero possa essere, per davvero, una serie memorabile che faccia avvicinare in tantissimi a uno dei videogiochi più unici di sempre (oltre che uno dei più tosti run ‘n’ gun in circolazione). Beh non mi resta che darci l’appuntamento al 18 febbraio: don’t deal with the devil no?

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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Mattia Nesto

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