Quella che vedete qui sopra è la sigla dei Simpson immaginati in Russia dal regista Lenivko Kvadratjić (Lazy Square). Date un’occhiata a questo video e scoprirete che non c’è niente, ma proprio niente di divertente. Intanto la musica: Ederlezi di Goran Bregović, non quello tutto fiati, percussioni e feste matte ma quello lugubre e solenne tipico dell’era sovietica.
I disegni sono più realistici e insieme più sghembi, i colori desaturati e il panorama non è quello surreale di Springfield, ma quello geometrico e sinistro della Russia, ereditato dagli anni della dittatura. Bart è un bullo tossico che ruba smartphone e skate a un ragazzino più piccolo, Homer lavora svogliatamente e non vede l’ora di andare a casa. Mentre lo fa, ruba una lampada. Marge è una madre maleducata e incazzosa, Lisa suona il sax per strada e viene avvicinata minacciosamente da due agenti.
Quando tutti tornano nel palazzo dove abitano, Lisa non c’è. Sarà stata arrestata o peggio, pestata a sangue? Anche in casa regna la violenza: mentre Bart si fa di eroina, Homer picchia la moglie che risponde, e il video finisce col sangue.
Satira cruda e drammatica su di una famiglia disfunzionale, che può far ridere quanto vi pare, ma non sempre le cose vanno bel modo ironico e compiaciuto della serie d’animazione di Matt Groening. In quella che vedete qui sopra è rappresentata la realtà, e fa paura.
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