In breve: finché ci sono palazzi, ci passiamo attraverso.
Man of Steel è un film che ha la rara capacità di prendere una scena e ripeterla per un numero altissimo di volte. Conta poco chi ci sia di fronte: l’amico Superman lo prende, ci si scazzotta e poi parte velocissimo lungo un binario invisibile che passa puntualmente attraverso tutti i palazzi dell’hinterland circostante. Su internet in tanti si sono divertiti a calcolare il numero di morti causati dalla bella faida kriptoniana tra il figlio di Jor El e il generale Zod, ma la vera verità è che un film come Man of Steel deve stare lontano solo da un elemento: la noia. E invece in quella noia ci si sguazza e ci si spiaggia per gran parte del film.
E questa è una pessima notizia.
Sullo sfondo: una Lois Lane di rara inutilità, un Jor El più invasivo della graffetta/assistente di Office dei tempi che furono e una serie di comprimari (i colleghi di Lois) che dovrebbero suscitarci empatia, ma la cui vita in pericolo suscita lo stesso interesse di un’amichevole estiva Cesena-Taranto.
Alessandro Borghese è diventato ormai un volto televisivo amato e seguito dai telespettatori, in tanti…
Il marchio Deluxe di Lidl continua a espandere la sua presenza nel mercato italiano, distinguendosi…
Proseguono le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2022-2024 per il…
Il Senato torna a discutere una proposta di legge targata Fratelli d’Italia (FdI) che mira…
Con l’arrivo delle notti più fredde dell’anno, mantenersi al caldo durante il sonno diventa una…
Il Sentiero Italia, con i suoi straordinari 8.000 chilometri, si conferma come il cammino più…