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Sylvester Stallone compie 71 anni, 10 motivi per cui è un idolo indiscusso

Adrianaaaaaa

 

Oggi compie 71 anni una leggenda del cinema americano dai tardi anni ’70 ad oggi: Sylvester Stallone. Nella sua carriera ha creato un sacco di personaggi che son diventati icone di potenza, di forza bruta e di stile impeccabile. Rocky, Rambo, Cobra, Barney Ross dei Mercenari e tutti gli altri eroi spaccatutto che ha impersonato.

Eppure Sly non è solo un idolo di un certo machismo, è anche un uomo molto intelligente, autoironico e per non farsi mancare nulla, ha anche un account Instagram spettacolare.

Non solo: nei suoi film degli anni ’80 ha utilizzato canzoni di rivincita così potenti che oggi non è possibile guardare una qualsiasi sfida senza sentire in un angolo della mente Eye of the Tiger dei Survivor.

Già questa cosa basterebbe per adorarlo, ma se non vi basta, eccovi altri 10 motivi per i quali amiamo incondizionatamente Sylvester Stallone:

 

10) Ha esordito nel porno coi basettoni anni ’70

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Ecco come è uscito a comandare Sly: con una performance niente male nel film The Party at Kitty and Stud’s, in cui Stallone fa appunto Stud e il party potete intuire a base di cosa sia.Il film in un secondo momento è stato ribattezzato Italian Stallion dopo il successo di Rocky. Ma quanto è bello Sly zarro col catenone d’oro e le giga basette cotonate?

 

9) Ha sconfitto il comunismo a son di botte

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Il 1985 non era come oggi. C’era la Guerra Fredda e il Muro di Berlino divideva ancora la capitale tedesca in capitalisti dell’ovest contro comunisti dell’est. Poi è arrivato Sly col suo Rocky 4, tutto incentrato sul dualismo tra l’America che soffre e vince contro l’Unione Sovietica che bara, droga i suoi atleti e non ha sentimenti. Alla fine il pubblico russo applaude Rocky che diventa il simbolo del nuovo che avanza. Cosa mi tocca dire, ragazzi.

 

8) Ha parato un rigore ai fottuti nazisti 

Un film con Sly, Michael Caine, Max von Sydow, Bobby Moore e Pelé, come potrebbe essere brutto? E infatti Fuga Per La Vittoria è una bomba. Seconda guerra mondiale, ci sono i fottuti crucchi al soldo di Hitler e gli alleati prigionieri nel campo. Lo scontro trova sfogo in una partita di calcio e Stallone para il rigore decisivo. Epico, come sempre.

 

7) Ha diretto Staying Alive con John Travolta fisicatissimo che balla

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Sly è anche un regista, ma tra quelli che ha diretto, in un unico film non è il protagonista: Staying Alive, il Rocky della danza, in cui  John Travolta al massimo del fisico interpreta di nuovo Tony Manero negli anni ’80, che ormai è guarito dalla febbre del sabato sera ma che dentro ha ancor voglia di emergere ballando. Diciamo pure che si salva solo la canzone Far from Over cantata dal fratello Frank Stallone (che mi segue su Instagram, n.d.r.)

 

6) Ha ucciso più persone in un unico film

Nel film John Rambo del 2008, Sly interpreta l’anziano combattente che comunque riesce a sgominare i nemici con ogni arma a sua disposizione, stabilendo il record di uccisioni in un film. Totale 236, 2,59 al minuto. Stima.

 

5) Ha recitato nel film più gay friendly della storia

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Quando in Rocky 3, lui e Apollo corrono insieme con la canotta colorata e i pantaloncini tipo Giochi della Gioventù, per poi abbracciarsi sul bagnasciuga, pompati come materassini, beh, non è il massimo?

 

4) È un genio vero, col quoziente intellettivo pari a 160 

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Da tutti è conosciuto come un duro, tutto muscoli e niente cervello. Quanto siamo lontani dalla realtà. Il suo quoziente intellettivo è stato testato più volte, raggiungendo il notevole punteggio di 160. Se poi ci mettete anche i muscoli, diventa imbattibile.

 

3) Ha radunato tutti gli idoli dei film d’azione nella saga de I Mercenari

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Nei suoi 3 film della saga I Mercenari, ha fatto recitare insieme Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Randy Couture, Steve Austin, Terry Crews, Mickey Rourke, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris, Antonio Banderas, Wesley Snipes, Mel Gibson e Harrison Ford. Solo lui poteva fare una cosa del genere.

 

2) Gli hanno negato l’Oscar quando più se lo meritava

Quando nel 2016 Sly ha vinto il Golden Globe come miglior attore non protagonista per il bellissimo film Creed, tutti abbiamo tifato per lui agli Oscar. L’ambito premio, il riconoscimento di una vita, doveva essere suo. Vi ricordate a chi l’hanno dato e per quale film? No? Ecco, appunto.

 

1) Ha scritto Rocky

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Siamo a metà degli anni ’70 e uno sconosciuto Stallone riesce a vendere una sua sceneggiatura alla United Artists. Unica clausola: quel pugile squinternato, che parla male, timido e losco, ma con un cuore grande così, lo deve interpretare lui. È così che è nato Rocky, un film girato a bassissimo budget e diventato un classico del cinema. Sly è l’unico insieme a Charlie Chaplin e a Orson Welles ad aver ricevuto una nomination all’Oscar come sceneggiatore e come attore per lo stesso film. Questa frase usatela, quando trovate chi vuole prenderlo in giro.

 

E poi è troppo simpatico.

 

Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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