Se avete fatto un lunedì di pasquetta come si deve, probabilmente non vorrete sentire parlare di vino a fino a quando i postumi saranno completamente svaniti. Se invece non solo siete dei veri appassionati, ma vi divertite anche a scoprire ogni nuova app dedicata al vino – che si tratti dell’elenco di tutte le cantine del Piemonte o dello scanner in grado di riconoscere qualsiasi tipo di etichetta – allora la bottiglia della Kuvée vi interesserà sicuramente.
L’ha inventata una start up di Boston, è una particolare bottiglia hi-tech che si collega a internet e, grazie a un touchscreen, permette di sapere che tipo di vino c’è al suo interno, chi lo produce, la gradazione alcolica, le foto dei vigneti da cui provengono le uve e moltissime altre informazioni.
Va ricaricata ogni volta con una cartuccia di un particolare materiale che permette al vino di non entrare in contatto con l’ossigeno, o almeno in una maniera decisamente ridotta rispetto ad una bottiglia tradizionale.
Al momento ci sono 48 tipi di cartucce – sono le bottiglie metalliche della foto sopra – diverse provenienti da 12 case produttrici, tutte dello standard da 750 ml a bottiglia. Se vi state chiedendo quale sia il vero vantaggio di un aggeggio simile: Ed Tekeian, chief technology officer della Kuvée, promette che il vino rimarrà fresco per almeno 30 giorni. La Kuvée Bottle nasce per chi ama il buon vino, anche di una certa qualità, ma non è interessato a scolarsi una costosissima bottiglia nell’arco di una sola cena e preferisce aprirne una e godersela durante l’intera settimana. A noi sorprende che esistano persone del genere, ma in fondo il mondo è bello perché è vario. In più Kuvée permette di cambiare diverse tipologie di vino durante lo stesso pasto senza mai sprecare nulla.
Ma la domanda fondamentale è: funziona? Tekeian ha dichiarato che sono stati svolti molti esperimenti, sia con un team di sommelier, sia attraverso diverse analisi chimiche, e conferma che il gusto del vino rimane fresco per quasi un mese. Alcuni siti che hanno recensito la Kuvée Bottle affermano che tale risultato non sembra così sicuro: il gusto sembra invecchiare come in qualsiasi altro contenitore, ma è anche vero che quei pochi giornalisti che l’hanno provata l’hanno testata per meno di sette giorni.
I limiti di quest’invenzione sono comunque evidenti: la bottiglia deve essere collegata alla corrente elettrica per essere ricaricata, al momento ci sono pochi vini disponibili, la sensazione al tatto del touchscreen non è così entusiasmante se paragonata al buon vecchio vetro.
E poi un piccolo dettaglio: tutte le cartucce sono ordinabili direttamente dal display presente sulla bottiglia, state attenti perché se siete già brilli potreste spendere una fortuna.
Nonostante la Kuvée Bottle non sia così economica – 179 dollari l’una – la campagna crowdfunding si è conclusa con successo e la casa produttrice inizierà a spedire le bottiglie a partire da ottobre.
[via theverge.com]
Dopo un'estate difficile vissuta accanto alla sorella che ha avuto un incidente, Barbara De Santi…
Dramma in una azienda agricola di Saint-Pierre, dove un bambino di tre mesi è stato…
La puntata di due giorni fa di E’ sempre mezzogiorno si è aperta con un…
Nel panorama della grande distribuzione italiana, Eurospin conferma la sua capacità di intercettare le esigenze…
Con l’avvicinarsi di ottobre si intensifica l’attenzione verso un mese cruciale per i contribuenti italiani,…
Il prossimo 15 ottobre segna una data importante per chi desidera passare a un'auto elettrica.…