Web

L’intelligenza artificiale dice se sei gay

Uno studio di un gruppo di ricercatori della Stanford University in California ha dimostrato la possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale per determinare l’orientamento sessuale delle persone semplicemente dalle loro foto.

Il sistema messo a punto dai ricercatori utilizza il riconoscimento facciale tramite deep learning, cioè tramite un programma che opportunamente addestrato con un campione di immagini di riferimento è in grado di individuare le caratteristiche comuni nelle foto dei volti e poi ricercarle su altre fotografie.

Il riconoscimento facciale Google Vision

Il sistema di riconoscimento ha analizzato quindi 35.000 foto profilo di uomini e donne prelevate da siti web di dating online e ha azzeccato l’orientamento sessuale dei soggetti nel 61% dei casi per gli uomini e nel 54% per le donne, guardando solo la foto profilo. In un test più preciso ha poi analizzato 5 foto per ogni individuo e la percentuale di riconoscimento, in questo modo, è salita al 91% per gli uomini e all’83% per le donne. In sostanza il software è in grado di rilevare i tratti femminili in un volto maschile e viceversa.

Questi numeri allarmano un po’ e mettono in luce nuove problematiche legate alle foto online e alla privacy, perché una foto, a questo punto ancora di più, può essere utilizzata per discriminare, dato che contiene esplicitamente informazioni così personali.

Da un altro punto di visto, però, questo studio può fare da supporto scientifico all’idea che gay si nasce, visto che vi sono delle caratteristiche fisiche per essere gay.

Una foto a caso analizzata dal software di riconoscimento facciale Betaface

L’utilizzo di software di questo tipo, porta alla memoria anche gli studi di Cesare Lombroso, l’antropologo padre della criminologia moderna che sosteneva che vi sono delle caratteristiche fisiche comuni che possono essere utilizzate per individuare i criminali. Aspettiamo quindi che prima o poi verrà fuori uno studio dove il deep learning dell’intelligenza artificiale verrà applicato per determinare se uno è un criminale oppure no.

Siamo a tanto così dalla Precrime del film Minority Report.

[Via The Guardian]

Giulio Pons

Ingegnere del software, ha superato i quaranta ed è un papà felice. Vive internet come la normalità. Ha fondato Rockit.it e Dailybest.it e lavora a Better Days come programmatore e responsabile dell'area tecnologica.

Published by
Giulio Pons

Recent Posts

Napoli-Inter è testa a testa per lo Scudetto: cosa dicono i numeri

Il momento tanto atteso, quello che potrebbe decidere le sorti del campionato, è finalmente arrivato.…

3 giorni ago

Allergie da adulti, non è insolito come sembra: spuntano all’improvviso e sono difficili da identificare

Negli ultimi anni, il fenomeno delle allergie in età adulta ha attirato l'attenzione di scienziati…

3 giorni ago

Conclave per l’elezione del nuovo Papa: decisa la data, è ufficiale

È stata fissata la data per l'inizio del Conclave che eleggerà il successore di Papa…

3 giorni ago

Un Posto al Sole, la decisione improvvisa per il mese di maggio: arriva lo stop

Ancora saldamente inossidabile nel palinsesto Rai, "Un Posto al Sole", la longeva soap opera italiana…

3 giorni ago

Decreto Bollette, è fatta: tutti i contributi straordinari previsti, cosa contiene effettivamente il documento

Via libera da Palazzo Madama al Decreto Bollette da 3 miliardi di euro. Ecco tutte…

3 giorni ago

Francobolli che valgono oro: cifre che non immagini, tirali fuori dal cassetto

Il mondo del collezionismo è un universo in continua metamorfosi, plasmato dalle mode e dalle…

3 giorni ago